codice-comportamento-dipendenti-pubblici-consiglio-di-statoIl Consiglio di Stato ha espresso parere non favorevole, e chiesto ulteriori chiarimenti, sullo schema di decreto che modifica il Codice di Comportamento dei Dipendenti Pubblici.


Lo schema di decreto, approvato dal Consiglio dei Ministri qualche mese fa, segue le direttrici di riforma previste dal Pnrr e aggiorna coerentemente il Codice vigente del 2013, per adeguarlo al nuovo contesto socio-lavorativo e alle esigenze di maggiore tutela dell’ambiente, del principio di non discriminazione nei luoghi di lavoro e a quelle derivanti dall’evoluzione e dalla maggiore diffusione di internet e dei social media.

Tuttavia i giudici del Consiglio di Stato hanno espresso numerose riserve su questo nuovo impianto normativo.

Codice Comportamento Dipendenti Pubblici: stop dal Consiglio di Stato

Il Consiglio di Stato ha espresso il parere previsto sullo schema di DPR recante modifiche al “Codice di comportamento dei dipendenti pubblici”.

I giudici amministrativi esprimono una serie di riserve sulle nuove regole introdotte dal provvedimento.

In primo luogo fa sorgere dubbi la parte relativa alla tutela dell’immagine della pubblica amministrazione, in relazione “all’utilizzo delle nuove tecnologie, mezzi di informazione, social media. rilevando una indeterminatezza delle condotte sanzionabili favorita anche dall’utilizzo di espressioni linguistiche molte delle quali tratte dal linguaggio tecnico e lasciate prive di definizioni atte a esplicitarne il significato”.

Allo stesso modo il CdS esprime perplessità in relazione alle regole di condotta in materia di rispetto dell’ambiente, per le quali sarebbe opportuno fare “un’analisi che dia conto degli sprechi intervenuti nelle risorse e nei materiali e di quanto essi siano addebitabili a comportamenti individuali anziché a carenze di sistema ed al regime di finanziamento in consolidamento di bilancio (che, notoriamente, contraddice la raggiungibilità di standard ambientali virtuosi in assenza di investimenti nelle strutture fisiche della stessa p.a., oltre che, in generale, per tutti i cittadini destinatari di tali standard)”.

Alla luce di queste valutazioni i giudici esprimono un parere non favorevole: l’insieme delle nuove regole che il decreto si propone di introdurre deve essere valutato e riconsiderato.

Queste nuove regole hanno infatti una pesante capacità di incidere come fonti di nuove responsabilità disciplinari e a determinare rilevanti  effetti, penali, civili, amministrativi e contabili sulla sfera dei diritti e delle libertà dei singoli.

Il testo completo del parere

Potete consultare qui di seguito il documento completo.

 


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it