In un breve approfondimento video il Dottor Simone Chiarelli analizza, con l’aiuto del Dottor Augusto Pais Becher, il riaccertamento ordinario dei residui, ruoli e responsabilità.
Al fine di dare attuazione al principio contabile generale della competenza finanziaria, gli enti provvedono, annualmente, al riaccertamento dei residui attivi e passivi, verificando, ai fini del rendiconto, le ragioni del loro mantenimento.
Il riaccertamento ordinario dei residui trova specifica evidenza nel rendiconto finanziario, ed è effettuato annualmente, con un’unica deliberazione della giunta, previa acquisizione del parere dell’organo di revisione, in vista dell’approvazione del rendiconto.
All’interno della gestione del bilancio comunale, i residui rappresentano la differenza tra le voci di entrata o di spesa iscritte a bilancio secondo il principio della gestione di competenza, e le stesse voci iscritte in accordo alla gestione di cassa. In altre parole, rappresentano la quota di entrate e spese che il comune prevedeva di realizzare nel corso dell’anno, che nonostante si siano concretamente manifestate non sono state riscosse o pagate dalla Tesoreria (ovvero non c’è stato un vero flusso di denaro in entrata o in uscita).
Per questo motivo si identificano spesso con il concetto di debito e credito della contabilità aziendale.
Riaccertamento ordinario dei residui: ruoli e responsabilità
Per fornire una rapida panoramica sull’argomento, Simone Chiarelli, dirigente di Pubblica Amministrazione Locale ed esperto in questioni giuridiche di diritto amministrativo nei settori degli appalti, SUAP, e disciplina generale degli Enti locali, ha messo a disposizione un nuovo video con l’ausilio della Dott. Augusto Pais Becher.
Potete guardare il video commento nel player video qui di seguito.
Fonte: articolo della redazione, video di Simone Chiarelli e Augusto Pais Becher