Presto si potranno raccogliere le firme digitali per i referendum, attraverso una nuova piattaforma: vediamo di cosa si tratta.
Piattaforma raccolta firme digitali referendum: l’Italia sta per fare un nuovo passo in avanti, in ambito di digitalizzazione, che si va ad aggiungere alle misure del DL Semplificazione e governance PNRR.
È, infatti, in arrivo una nuova piattaforma per la raccolta, in modalità elettronica, delle sottoscrizioni per i referendum.
L’iniziativa è stata comunicata dal Ministero dell’Innovazione, che ha firmato il decreto attuativo relativo al funzionamento della piattaforma.
La piattaforma segue le linee guida date dal Garante della privacy e dal Ministero della Giustizia.
Vediamo di cosa si tratta nello specifico.
Piattaforma raccolta firme digitali referendum: ecco cos’è
La piattaforma, sviluppata da Sogei, sarà accessibile tramite un portale dedicato e ci saranno due aree: una pubblica e una privata.
Saranno possibili tre tipi di utenze, per:
- I soggetti promotori;
- I cittadini che intendono sottoscrivere una proposta referendaria o di legge popolare;
- Il personale della Corte di Cassazione.
Con la piattaforma, sarà garantita la piena digitalizzazione del processo, con tutti i requisiti di sicurezza e adeguatezza tecnologica, previsti dalla legge, come annunciato in una nota dal Ministero dell’Innovazione.
Ad oggi, sono in operazione le ultime modifiche e gli ultimi aggiornamenti. Dopo che sarà pubblicato il decreto in Gazzetta Ufficiale, la piattaforma potrà entrare in funzione.
Piattaforma raccolta firme digitali referendum: le aree interne
Come detto, all’interno della piattaforma ci saranno due aree: un’area privata e un’area pubblica.
Nell’area privata, i promotori potranno gestire la proposta referendaria e monitorare l’andamento delle sottoscrizioni. In quest’area, i promotori potranno scegliere il tipo d’iniziativa da registrare (referendum o legge d’iniziativa popolare), richiedere il caricamento della proposta e visionarne l’anteprima. Dopo le dovute verifiche, il referendum potrà essere messo online e potrà essere aperta la raccolta delle firme.
Nell’area pubblica, invece, i cittadini potranno consultare le proposte referendarie e i relativi quesiti, oltre a poter accedere alle proposte di legge popolare in corso e scadute. Per ogni proposta di legge popolare, sarà possibile accedere al numero di firme raccolte fino a quel momento, il numero necessario per raggiungere il quorum, etc.
I cittadini, che hanno diritto, potranno fare una proposta referendaria o di legge d’iniziativa popolare, attraverso la loro area privata, passando per il sistema d’identità digitale previsto dal codice dell’amministrazione digitale.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it