Le operazioni di utilizzo dei contributi erogati alle aree interne riferite all’annualità 2020 devono essere concluse entro il 30 giugno 2022. Per utilizzo, come ricordavamo nell’articolo dedicato alle FAQ, si intende il pagamento del contributo dal Comune assegnatario all’impresa beneficiaria.
Il contributo erogato ad un Comune potrà essere revocato, integralmente o parzialmente, nel caso di mancato o parziale utilizzo, entro sei mesi dalla conclusione dell’annualità di riferimento.
Per approfondire l’argomento rimandiamo ai seguenti articoli:
- Contributi aree interne: cosa sono e come si gestiscono
- Contributi aree interne 2021: come redigere il bando?
- Contributi ai Comuni delle aree interne: fondamentale procedere con il corretto monitoraggio
Quando parliamo di controlli dobbiamo riprendere le Linee guida per i controlli da effettuare ai sensi dell’art. 6 c. 3 del DPCM 24/09/2020.
Tali Linee guida sono pubblicate sul sito internet dell’Agenzia per la coesione territoriale e indicano come verranno effettuati i controlli per verificare che l’erogazione e la rendicontazione dei contributi ai comuni delle aree interne siano stati svolti nel mondo corretto.
Quali sono gli obiettivi di tali controlli?
I controlli svolti a campione hanno l’obiettivo di accertare il pieno e regolare utilizzo dei contributi erogati al Comune assegnatario, con particolare riferimento al rispetto dei termini, delle modalità di accesso e di rendicontazione di detti contributi, secondo quanto stabilito dal DPCM 24/09/2020.
In particolare ciascun controllo sarà volto ad accertare che:
- il contributo concesso sia stato utilizzato per la realizzazione di azioni di sostegno economico in favore di piccole e microimprese, anche al fine di contenere l’impatto dell’epidemia da COVID-19. Tali imprese devono svolgere attività economiche attraverso un’unità operativa ubicata nei territori comunali oppure possono intraprendere nuove attività economiche negli stessi. Devono essere regolarmente costituite e iscritte al registro delle imprese. Non devono trovarsi in stato di liquidazione o di fallimento e non siano soggette a procedure di fallimento o di concordato preventivo;
- le azioni di sostegno economico devono riguardare l’erogazione di contributi a fondo perduto per spese di gestione oppure iniziative che agevolino la ristrutturazione, l’ammodernamento, l’ampliamento per innovazione di prodotto e di processo di attività artigianali e commerciali;
- le agevolazioni siano concesse ai sensi e nei limiti previsti dal Regolamento (UE) n. 1407/2013 e smi, dal Regolamento (UE) n. 1408/2013 della Commissione, dal Regolamento (UE) n. 717/2014 della Commissione, del 27 giugno 2014 e dunque nel pieno rispetto del trattato sul funzionamento dell’Unione europea agli aiuti «de minimis». Infine, nell’ambito delle suddette verifiche, si procede ad accertare la corretta registrazione dei dati sul Registro Nazionale degli Aiuti (RNA), ai sensi dell’articolo 52, comma 6, della legge 24 dicembre 2012, n. 234 e successive modifiche e integrazioni;
- per le annualità successive al 2020 siano state completamente utilizzate le risorse erogate in riferimento alle precedenti annualità, tramite verifica sulla Banca Dati Unitaria (BDU) presso il Ministero dell’economia e delle finanze di cui all’art. 6 del DPCM;
- sia stato attribuito il CUP ad ogni singolo intervento agevolato ai fini del monitoraggio di cui all’art. 6 del DPCM;
- siano stati rispettati gli obblighi di pubblicità da parte del Comune tramite la pubblicazione nel proprio sito internet, nella sezione «Amministrazione trasparente», di cui al decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 delle seguenti informazioni: fonte di finanziamento, importo assegnato e finalizzazione del contributo assegnato.
Come viene attuata la verifica?
I contributi concessi dal Comune assegnatario devono essere stati effettivamente utilizzati. Allo scopo si procede a:
- verificare che le spese sostenute dal beneficiario a fronte del contributo concesso corrispondano a documenti giustificativi di spesa e pagamento;
- verificare la coerenza dei documenti giustificativi di spesa con gli scopi previsti dal DPCM e dal bando/avviso del Comune assegnatario, nonché con il progetto di investimento approvato in sede di concessione del finanziamento;
- acquisire evidenza fotografica (o di altro tipo: ad es. relazioni finali sull’investimento) della realizzazione fisica dell’investimento finanziato;
- verificare le modalità e termini di pagamento dei contributi al beneficiario in linea con le prescrizioni del bando/avviso.
Metodologia applicata per lo svolgimento del controllo
Gli elementi di riferimento sono di seguito sintetizzati:
- conformità dei termini, modalità di accesso e di rendicontazione dei contributi concessi dai Comuni assegnatari al DPCM del 24/09/2020 e più in generale alla normativa europea, nazionale e regionale di riferimento;
- esistenza, completezza e veridicità dei documenti amministrativi;
- requisiti dei documenti contabili e l’ammissibilità delle spese;
- rispondenza degli investimenti, opere, beni e servizi acquistati tramite gli aiuti erogati rispetto alle previsioni del bando/avviso.
Modalità di svolgimento del controllo
Il controllo viene condotto attraverso lo svolgimento di procedure di verifica volte a valutare la conformità delle misure poste in essere dai Comuni assegnatari dei contributi nonché degli interventi finanziati dagli stessi con quanto previsto dal DPCM del 24/09/2020.
A tal fine, l’attività svolta durante il controllo prevede:
- acquisizione e sistematizzazione della documentazione trasmessa dal Comune e/o reperita da altre fonti;
- analisi desk della documentazione;
- eventuale acquisizione di ulteriore documentazione, richiesta ad integrazione e/o eventuale esecuzione della visita in loco;
- verifica del rispetto da parte dei Comuni assegnatari della normativa nazionale e eurounitaria di riferimento;
- verifica delle spese sostenute dal beneficiario del contributo e della corrispondenza tra le spese rendicontate dallo stesso e i relativi documenti giustificativi, mediante verifica documentale;
- compilazione della check list di controllo e predisposizione della relazione di controllo.
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Fonte: Pabli srl