Appalti pubblici e digitalizzazione: AgID incontra i principali player di settore per definire le nuove Linee guida tecniche dell’e-procurement.
Sono in corso le consultazioni “One-to-One” dell’Agenzia per l’Italia Digitale con gli operatori di mercato più importanti del settore dell’e-Procurement, con l’obiettivo di definire le linee guida per la standardizzazione delle piattaforme telematiche di gestione degli affidamenti pubblici.
Il Decreto Ministeriale 148/2021
È passato quasi un anno dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale lo scorso agosto del Decreto Ministeriale 148/2021 in materia di digitalizzazione delle procedure dei contratti pubblici, attuativo dell’art. 44 del D. Lgs. 50/2016, ma solo in via parziale. Manca ancora infatti un’attuazione vera e propria dei contenuti del decreto, che potrà concretizzarsi soltanto una volta che AgID avrà definito le nuove Linee Guida tecniche, che dovranno essere implementate anche dalle piattaforme private dedicate all’e-Procurement per garantire il pieno rispetto degli standard europei di interoperabilità. Salvo proroghe, gli enti avranno a disposizione soltanto 6 mesi dalla pubblicazione delle Linee guida per adeguare i propri sistemi telematici per le gare d’appalto (art. 29 DM 148/2021).
Appalti Pubblici e digitalizzazione: AgID incontra player di settore per nuove linee guida tecniche e-procurement
Dopo il confronto pubblico sulle regole tecniche organizzato da AgID lo scorso 31 marzo, cui hanno preso parte più di 100 soggetti tra stazioni appaltanti, fornitori della PA, università e professionisti, l’Agenzia per l’Italia Digitale sta proseguendo la fase di ascolto del mercato, attraverso incontri diretti con le aziende che forniscono e producono soluzioni per la digitalizzazione delle procedure d’appalto: oltre alla raccolta di idee, criticità ed esigenze concrete, la meta da raggiungere è quell’”uniformità tecnologica” che consentirà la standardizzazione della comunicazione dei dati tra le piattaforme di e-procurement e gli organismi di vigilanza e controllo.
In un momento storico in cui la transizione digitale della Pubblica Amministrazione ha finalmente conquistato l’attenzione che merita, grazie anche ai sostanziosi fondi che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ha stanziato nell’ambito della Missione 1 del piano – 9,75 miliardi di euro per la digitalizzazione, innovazione e sicurezza della PA – è il momento di riflettere su come l’e-Procurement possa diventare lo strumento chiave per incrementare l’efficienza e l’innovazione di qualunque Organizzazione pubblica, indipendentemente dalla sua dimensione.
Razionalizzare il modo in cui le PA acquistano beni e servizi può infatti diventare un vero volano di innovazione per il Paese, con ricadute dirette e tangibili non solo sul contenimento della spesa pubblica, ma anche sulla qualità dei servizi per cittadini e imprese, oltre che sullo sviluppo del tessuto economico, locale e nazionale.
Il futuro dell’e-Procurement è già realtà
Tra le piattaforme di e-Procurement sempre in prima linea nell’innovazione spicca Acquisti Telematici, la suite software sviluppata da DigitalPA, azienda che da oltre vent’anni accompagna le PA nella digital transformation, e di recente inclusa da AgID tra gli auditor chiamati a contribuire alle nuove regole tecniche di settore.
Con l’ultimo aggiornamento 9.0, Acquisti Telematici si rinnova nel design e nelle prestazioni, introducendo funzionalità all’avanguardia:
- maggiore spazio e visibilità dedicati all’immagine dell’Ente, attraverso una personalizzazione grafica della piattaforma pubblica per i fornitori
- una comunicazione più efficace tra Stazioni Appaltanti e operatori economici, e un miglioramento del processo di iscrizione per l’operatore economico;
- una nuova dashboard per i fornitori, rinnovato nella veste grafica e ottimizzato nell’usabilità;
- un drastico incremento delle performance della piattaforma con un nuovo motore ancora più veloce, garantendo la stabilità di sempre;
- interoperabilità con i software di protocollazione e documentali degli Enti, che consente di protocollare ogni comunicazione effettuata sulla piattaforma telematica.
eDGUE-it integrato in piattaforma per stazioni appaltanti e operatori economici
Il DGUE elettronico italiano, dal 2018 obbligatorio in formato telematico ai sensi dell’art. 85, comma 1 del Codice dei Contratti Pubblici, può essere ora generato direttamente dalla piattaforma Acquisti Telematici 9.0 – richiesta di DGUE da parte delle stazioni appaltanti, in formato .xml – e allo stesso tempo gli operatori economici possono compilare la risposta di DGUE senza dover abbandonare l’applicativo. Tali operazioni sono conformi alle specifiche tecniche emanate da AgID relativamente all’eDGUE-IT, che tuttavia sono ancora in corso di definizione.
Le stazioni appaltanti potranno creare la richiesta di DGUE nella fase di creazione della gara d’appalto, in cui di default sono presenti le informazioni inserite nella procedura di gara ed i requisiti e criteri obbligatori, come le dichiarazioni art. 80. È possibile tuttavia aggiungere requisiti o domande ulteriori con una procedura molto semplice, basata su template preimpostati. Inoltre la eDGUE-IT request passa attraverso un processo di verifica e validazione prima che venga pubblicata, in modo tale che la stazione appaltante non possa inviare ai fornitori una richiesta incompleta o contenente errori.
Fonte: DigitalPA (www.digitalpa.it)