Le persone che sono state colpite dal Covid, anche quelle che hanno avuto sintomi leggeri, potrebbero avere riportato problemi e conseguenze: in tali casi riprendere a fare sport dopo è consigliabile oppure no?
Come ritornare a fare sport dopo aver contratto il Covid? Ci si deve sottoporre ad esami particolari nonostante l’assenza di sintomatologia, o nonostante sintomi da Covid ma assenza di tampone?
La domanda è senza dubbio interessante ed è un quesito che probabilmente molti soggetti colpiti dal Coronavirus si sono posti.
Per questo il Ministero della Salute ha in un documento risposto alle tante domande fatte in questi mesi dagli atleti non professionisti o comunque dagli appassionati che praticano uno sport.
Sport dopo il Covid: le raccomandazioni del Ministero della Salute
Si tratta di raccomandazioni importanti: poiché l’infezione da Sars–COV–2 può decorrere in modo asintomatico , ma può essere causa di quadri clinici molto severi ed in alcuni casi anche mortali.
Nella valutazione di atleti Covid–19 positivi guariti, pertanto, è necessario porre particolare attenzione agli apparati il cui coinvolgimento è più frequente e potenzialmente rischioso per i possibili esiti a lungo termine, attraverso la raccolta dell’anamnesi e l’esecuzione di un esame obiettivo accurato alla ricerca di segni e/o sintomi che possano essere indicativi di un possibile coinvolgimento di specifici organi e/o apparati.
Il documento divide atleti e sportivi non professionisti in 3 categorie:
- coloro che hanno presentato un’infezione asintomatica o malattia lieve e che non siano ricorsi a ricovero ospedaliero e terapie antibiotiche;
- gli atleti che hanno presentato una malattia moderata o che siano ricorsi a ricovero ospedaliero;
- e infine gli atleti che hanno presentato malattia severa o critica.
Infezione asintomatica o malatia lieve
Si raccomanda di integrare la visita medica e gli esami strumentali e di laboratorio previsti dalle normative per la certificazione alla pratica della specifica disciplina sportiva con i seguenti approfondimenti diagnostici:
- Test ergometrico incrementale massimale con monitoraggio elettrocardiografico (ECG) e valutazione della saturazione di O2 a riposo, durante e dopo il test;
- Ecocardiogramma color-Doppler;
- Esame spirometrico con determinazione di:
- capacità vitale forzata (FVC)
- volume espiratorio forzato al primo secondo (FEV-1)
- indice di Tiffenau, picco di flusso espiratorio e flussi a volumi intermedi, e massima ventilazione volontaria (MVV).
Gli esami vanno eseguiti non prima che siano trascorsi 30 giorni dall’avvenuta guarigione accertata secondo la normativa vigente. O non prima comunque che siano trascorsi 30 giorni dall’avvenuta scomparsa dei sintomi per gli atleti che non hanno ricevuto una diagnosi certa di infezione da Sars–COV–2 mediante test molecolare.
Acquisita l’idoneità o l’attestazione di “Ritorno all’attività”, l’atleta potrà riprendere gradualmente gli allenamenti
e/o l’attività, sotto l’attento controllo del Responsabile sanitario della società sportiva.
Malattia moderata con ricovero ospedaliero
Anche qui si raccomanda di integrare la visita medica e gli esami strumentali e di laboratorio previsti dalle
normative per la certificazione alla pratica della specifica disciplina sportiva con i seguenti approfondimenti diagnostici:
- Test ergometrico incrementale massimale con monitoraggio elettrocardiografico (ECG) e valutazione della saturazione di O2 a riposo, durante e dopo il test;
- Ecocardiogramma color-Doppler;
- ECG Holter 24hr inclusivo di una seduta di allenamento o di sforzo;
- Esame spirometrico con determinazione di:
- capacità vitale forzata (FVC)
- volume espiratorio forzato al primo secondo (FEV-1)
- indice di Tiffenau, picco di flusso espiratorio e flussi a volumi intermedi, e massima ventilazione volontaria (MVV)
- Esami ematochimici (Emocromo completo, ALT/AST, Gamma GT, Creatininemia, CPK isotipi cardiaci, Troponina, LDH, PT/PTT, INR, Elettroforesi proteica, PCR, Ferritina, Esame urine completo).
Gli esami vanno eseguiti non prima che siano trascorsi 30 giorni dall’avvenuta guarigione accertata secondo la normativa vigente.
Acquisita l’idoneità o l’attestazione di “Ritorno all’attività”, l’atleta potrà riprendere gradualmente gli allenamenti e/o l’attività, sotto l’attento controllo del Responsabile sanitario della società sportiva.
Malattia severa o critica
Infine, in questi casi si raccomanda di integrare la visita medica e gli esami strumentali e di laboratorio previsti dalle
normative per la certificazione alla pratica della specifica disciplina sportiva con i seguenti approfondimenti diagnostici:
- Valutazione cardiopolmonare integrata durante test ergometrico incrementale massimale (cardiopulmonary exercise test – CPET), con monitoraggio ECG e con valutazione della saturazione di O2 a riposo, durante e dopo test;
- Ecocardiogramma color-Doppler;
- ECG Holter 24hr inclusivo di una seduta di allenamento o di sforzo;
- Esame spirometrico con determinazione di FVC, FEV1 e MVV (anche per gli sport della Tabella A dell’ALL 1 del Decreto ministeriale 18 febbraio 1982 – Norme per la tutela sanitaria dell’attività sportiva agonistica);
- Esami ematochimici (Emocromo completo, ALT/AST, Gamma GT, Creatininemia, CPK isotipi cardiaci, Troponina, LDH, PT/PTT, INR, Elettroforesi proteica, PCR, Ferritina, Esame urine completo).
A giudizio del medico valutatore la visita medica potrà essere integrata con:
- Diagnostica per immagini polmonare;
- Diffusione alveolo–capillare.
Anche in questo caso gli esami vanno eseguiti non prima comunque che siano trascorsi 30 giorni dall’avvenuta guarigione accertata secondo la normativa vigente.
Acquisita l’idoneità o l’attestazione di “Ritorno all’attività”, l’atleta potrà riprendere gradualmente gli allenamenti e/o l’attività, sotto l’attento controllo del Responsabile sanitario della società sportiva.
Il testo completo del Documento
A questo link potete consultare il testo completo del documento del Ministero.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it