Il Consiglio di Stato interviene sulla questione e stabilisce che Facebook non potrà più dichiararsi gratuito.
La vicenda era cominciata con una prima sanzione dell’Agcm nel 2018, a cui era seguita una seconda multa da sette milioni di euro dda parte sempre dell’Autorità italiana Garante della concorrenza e del mercato comminata a febbraio 2021.
Infatti l’Autorità ha sanzionato Facebook Ireland Ltd. e la sua controllante Facebook Inc., per non aver attuato quanto prescritto nel provvedimento emesso nei loro confronti nel novembre 2018.
Facebook non è “gratuito”: lo dichiara il Consiglio di Stato
Il Consiglio di Stato, infatti, ha respinto il ricorso presentato dalla divisione irlandese del social network sul provvedimento di Agcm, già impugnato di fronte al Tar del Lazio.
I Giudici del Consiglio di Stato nella loro sentenza hanno confermato la decisione dell’Autorità Garante per la concorrenza ed il mercato che aveva contestato a Facebook nel 2018 l’ingannevolezza e la scorrettezza commerciale insita nel presentarsi agli utenti come gratis mentre, in realtà, si farebbe pagare in dati personali che sfrutterebbe poi nella dimensione commerciale.
In particolare i giudici ribadiscono che un servizio che sfrutta i dati personali per il proprio business non può sostenere che tale servizio sia totalmente gratuito.
La sentenza dello scorso 29 marzo non solo conferma l’ingannevolezza del messaggio agli utenti consumatori (convalidando così la piena sanzionabilità del comportamento ingannevole di Facebook Ireland), ma di fatto statuisce che
“lo sfruttamento dei dati personali per finalità commerciali comporta, inevitabilmente, l’applicazione della normativa europea in ambito di protezione dei dati personali e quindi il GDPR, oltre alla disciplina attinente al diritto del consumatore”.
Il testo della Sentenza
A questo link potete consultare il testo completo della Sentenza del Consiglio di Stato.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it