Proroga, a tempo scaduto: la Conferenza Stato-Città e autonomie locali ha deciso lo spostamento del termine per l’introduzione, da parte degli enti locali, della nuova contabilità economico-patrimoniale.
Arriva, anche se in formato mini e in teoria fuori tempo massimo, la proroga per l’avvio operativo della contabilità economico-patrimoniale negli enti locali.
In parole povere la Conferenza Stato-città ed autonomie locali ha esaminato la richiesta dell’ANCI di prorogare il termine degli adempimenti della contabilità economico-patrimoniale da applicarsi obbligatoriamente, per la prima volta, per il consuntivo dell’anno 2016, da parte dei Comuni con popolazione superiore a 5000 abitanti.
In merito alla questione il Presidente della Conferenza ha comunicato che è intendimento del Governo presentare un emendamento al decreto-legge n. 50/2017, limitatamente alla proroga alla data del 31 luglio 2017 della presentazione dei documenti di contabilità economico patrimoniale, mantenendo inalterati i termini di legge previsti per l’approvazione del rendiconto.
Il rinvio sposta al 31 luglio i termini, scaduti il 30 aprile, per la definizione da parte dei Comuni dei nuovi modelli di conto economico e Stato patrimoniale. I modelli andrebbero allegati al rendiconto, i cui termini di approvazione sono scaduti il 30 aprile, ma molte amministrazioni sono in difficoltà nella riclassificazione delle vecchie voci.
Il motivo è il seguente: quest’anno, per tutte le amministrazioni con più di 5.000 abitanti, per chiudere il consuntivo occorre completare la complessa operazione di riclassificazione e rivalutazione dell’inventario e del patrimonio risultante alla data del 1° gennaio 2016, resa obbligatoria dal principio contabile 4/3 allegato al D.Lgs. n. 118/2011 sul nuovo sistema di contabilità economico-patrimoniale. Tali attività si stanno rivelando più complesse del previsto.
Il mini-rinvio è un compromesso fra le richieste pressanti degli enti locali, che spingevano per una proroga fino a settembre, e l’ostilità del governo ai ritocchi al calendario della finanza locale. Per questa ragione gli enti chiedevano un rinvio, a settembre, anche per il rendiconto, su cui però è arrivato lo stop del governo. Chi non ha approvato ancora il consuntivo, quindi, deve affrettarsi, anche se per la contabilità economica ci sono tre mesi in più.
“Il rinvio al 31 luglio per l’approvazione della nuova contabilità economico-patrimoniale dei Comuni dimostra la buona volontà del governo. Noi sindaci l’apprezziamo. Ma la scadenza per il bilancio consuntivo, di cui la nuova contabilità rappresentava un allegato, resta un problema. I Comuni non sono in ritardo per loro responsabilità: se la maggior parte dei Comuni non è riuscita ad approvare il rendiconto entro il 30 aprile vorrà dire qualcosa. Non siamo diventati tutti indisciplinati”.
Così il presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, durante la conferenza Stato città, in cui il governo ha annunciato il rinvio della scadenza per l’approvazione della nuova contabilità.
“Non è una misura sufficiente – spiega il rappresentante dei sindaci italiani – perché il consueto iter di approvazione dei rendiconti è stato bloccato dalla nuova norma sulla predisposizione degli allegati di contabilità. Ora anche per i consuntivi deve essere previsto un rinvio, o almeno un rinvio dell’applicazione delle sanzioni da parte dei prefetti”.
Una discussione su questo era già stata sollecitata dall’Anci con una lettera del presidente Decaro al ministro dell’Interno Marco Minniti. L’ANCI ha, inoltre, redatto una nota (disponibile a questo link) all’interno della quale ha sottolineato che la scadenza per il bilancio consuntivo resta un problema sul quale è necessario un intervento.
“Le difficoltà dei Comuni sono oggettive e difficilmente aggirabili – conclude Decaro -. La contabilità economico-patrimoniale, che deve essere inserita nei rendiconti 2016 e costituisce un’assoluta novità per le amministrazioni comunali, comporta infatti non solo procedure molto complesse per gli uffici, ma anche grosse difficoltà legate ai software non ancora adeguatamente aggiornati. La generale carenza di personale completa un quadro decisamente problematico. Riteniamo il rinvio del termine per l’approvazione del rendiconto non solo necessario ma doveroso”.
In allegato all’articolo il Report della seduta della Conferenza Stato-Città del 4 Maggio.