22, stipendi personale statalePubblicato il testo dell’Accordo tra Governo e Sindacati, sottoscritto il 30 novembre, sul rinnovo dei contratti di lavoro dei pubblici dipendenti.

 

Come sottolineato dal Ministero per la semplificazione e la pubblica amministrazione, “si tratta di un accordo innovativo che mette fine ai premi a pioggia, valorizza le professionalità, dà più spazio alla contrattazione, aumenta la responsabilità e la produttività.” L’intesa che sblocca la contrattazione nel pubblico impiego prevede un incremento contrattuale “non inferiore a 85 euro mensili medi”. È quanto si legge nella bozza dell’accordo quadro appena firmato da sindacati e Governo.

 

Il Governo, nell’esercizio della delega di cui all’articolo 17 della legge 124 del 2015 , si impegna alla definizione di un intervento legislativo volto a promuovere il riequilibrio, a favore della contrattazione , del rapporto tra le fonti che disciplinano il rapporto di lavoro per i dipendenti di tutti i settori, aree e comparti di contrattazione, per una ripartizione efficace ed equa delle materie di competenza e degli ambiti di azione della legge e del contratto. A tal fine il Governo si impegna a rivedere gli ambiti di competenza, rispettivamente , della legge e della contrattazione, privilegiando la fonte contrattuale quale luogo naturale per la disciplina del rapporto di lavoro, dei diritti e delle garanzie dei lavoratori, nonché degli aspetti organizzativi a questi direttamente pertinenti.

 

Le parti si impegnano, altresì, ad individuare ulteriori ambiti di esercizio della partecipazione sindacale per nuove e piene relazioni sindacali, definiti dai contratti collettivi; in particolare,  al  fine  di  favorire  tali  relazioni ,  il  Governo  si  impegna,  a  riformare l ‘articolo 40, comma 3-ter, del lgs. 165/2001 vincolando il ricorso all’atto unilaterale motivato delle amministrazioni, dopo aver esperito tutte le procedure negoziali e nel rispetto della correttezza dei rapporti tra le parti, limitatamente ai casi nei quali il perdurare dello stallo nelle trattative, per un periodo di  tempo che sarà definito dai contratti collettivi, determini un pregiudizio economico all’azione amministrativa. I contratti collettivi determineranno la durata massima della vigenza dell’atto unilaterale.