Pubblicato il Dpcm del 25 maggio 2016 recante “Approvazione del bando con il quale sono definite le modalità e la procedura di presentazione dei progetti per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane, dei comuni capoluogo di provincia e della città di Aosta”, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 1 giugno 2016, che assegna 500 milioni di euro a Città Metropolitane e Comuni capoluogo di provincia e Regione, destinati alla riqualificazione urbana e alla sicurezza delle periferie.
“La notizia della firma da parte del Presidente del Consiglio dei Ministri del Dpcm che approva il bando dei 500 milioni di euro destinati alla riqualificazione urbana e alla sicurezza delle periferie delle Città Metropolitane e dei Comuni capoluogo di provincia e di Regione – aveva commentato nei giorni scorsi il sindaco di Firenze e coordinatore delle Città metropolitane Anci, Dario Nardella – non può che trovarci soddisfatti e orgogliosi – avendo contribuito alla stesura definitiva del testo – di avere un’occasione importante e imperdibile di ripensare in modo strategico alla trasformazione urbanistica delle nostre Città”. Per Nardella “si tratta di un provvedimento che può arrivare a finanziare progetti fino a 40 milioni per il territorio delle Città metropolitane e 18 milioni per i Comuni capoluogo di provincia e di Regione e che, anche grazie alle proposte migliorative dell’Associazione, contiene importanti elementi innovativi, sia di natura procedimentale che finanziaria”.
Il Dpcm, quindi, costituirà un’opportunità concreta di redigere progetti capaci di mettere a sistema i diversi obiettivi indicati dal bando, in una visione integrata e sinergica con i contesti economici e sociali delle realtà periferiche. Anci e Acri, inoltre, hanno sottoscritto un protocollo per stimolare l’integrazione di idee e risorse pubbliche e private. L’Associazione, che è stata promotrice convinta del provvedimento, monitorerà l’attuazione di questa importante misura, che nelle intenzioni dei sindaci deve diventare strutturale soprattutto alla luce del ruolo di coordinamento strategico delle Città metropolitane come motori di innovazione e di sviluppo delle aree avanzate del Paese.