SISTRI: Fai Conftrasporto invita il Governo a cancellare questa “vergognosa pagina della storia italiana, per progettare da zero, con l’aiuto, sempre a costo zero, di veri esperti, un sistema che assicuri la tracciabilità dei rifiuti pericolosi per tutti i mezzi di trasporto”. Sondaggio online sul sito dell’Associazione.

SISTRI, ovvero SIamo STanchi RIpartiamo da zero. È questo lo slogan scelto da Fai Conftrasporto per sferrare l’attacco decisivo al sistema di monitoraggio dei rifiuti pericolosi che, denuncia l’associazione in un messaggio a tutta pagina affidato al quotidiano Il Giornale in edicola giovedì 24 luglio, “è una vergogna tutta italiana che dura da 4 anni, costato centinaia di milioni di euro a migliaia di imprese, mai entrato in funzione e al centro di indagini giudiziarie”.

La principale associazione di categoria del Paese invita espressamente il Governo a cancellare una volta per tutte questa “vergognosa pagina della storia italiana, per progettare da zero, con l’aiuto, sempre a costo zero, di veri esperti, un sistema che assicuri la tracciabilità dei rifiuti pericolosi per tutti i mezzi di trasporto, esteri compresi, a costi sostenibili dalle imprese e tramite software che siano interfacciabili con qualsiasi sistema già montato nelle diverse cabine di guida”.

Fai Conftrasporto ha inoltre attivato un sondaggio sul proprio sito riguardo al SISTRI, invitando gli imprenditori a dire se vogliono un sistema davvero in grado di combattere le ecomafie dicendo sì all’abrogazione del Sistri, destinato a entrare di diritto  nell’elenco dei grandi sprechi di questo Paese.

 

FONTE: Confcommercio

 

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