A tanto ammontano gli investimenti delle banche locali a sostegno di manifestazioni e iniziative artistiche e culturali nella regione. Circa 76 milioni investiti negli ultimi due anni
e mezzo. Fino al 2 febbraio, presso il Museo Valtellinese di Storia e Arte di Sondrio, aperta gratuitamente al pubblico la mostra “Luoghi di Valtellina”, promossa dall’ABI in
collaborazione con le due banche del territorio.
Trenta milioni di euro l’anno per restaurare, custodire e tutelare i beni artistici e architettonici della Lombardia, finanziare iniziative, manifestazioni e progetti culturali –
come per esempio la mostra “Luoghi di Valtellina”, aperta gratuitamente al pubblico fino al prossimo 2 febbraio – contribuendo così alla crescita e allo sviluppo artistico e culturale
della regione. A tanto ammontano, secondo i dati raccolti dall’ABI, gli investimenti fatti ogni anno dalle banche lombarde per l’arte e la cultura.
Secondo la rilevazione dell’ABI, in due anni e mezzo – ossia dal 2011 al primo semestre del 2013 – le banche lombarde hanno investito circa 76 milioni di euro in arte e cultura, con un trend che si mantiene costante nonostante la crisi economica in corso. In particolare, gli investimenti nelle arti performative come cinema, teatro, musica e danza rappresentano il 48%della spesa “culturale” complessiva delle banche della regione. Seguono le spese per la sponsorizzazione e l’organizzazione di mostre (17%), gli investimenti a sostegno dell’editoria d’arte (16%), i progetti educativi e di formazione (11%) e i restauri conservativi (8%).
La mostra “Luoghi di Valtellina”, promossa dall’ABI grazie alla collaborazione della Banca Popolare di Sondrio e del Credito Valtellinese, resterà aperta gratuitamente al pubblico di
cittadini, turisti e appassionati fino a domenica 2 febbraio, presso il Museo Valtellinese di Storia e Arte (MVSA). Le opere d’arte che compongono la rassegna provengono dalle
collezioni private delle due banche del territorio: protagonista assoluto è il paesaggio nella sua accezione più ampia, indagato dall’occhio attento degli artisti valtellinesi, italiani
ed europei che, a partire dagli anni Quaranta, hanno visitato e in taluni casi si sono stabiliti nella provincia di Sondrio.
FONTE: ABI (Associazione bancaria italiana)