Il nuovo Codice della strada, già approvato in Camera dei deputati e giunto in Senato per il sì definitivo, introduce significative modifiche in tema di sicurezza stradale. Tra queste, l’aumento delle sanzioni e la sospensione della patente per chi usa il cellulare alla guida e la possibilità per i neopatentati di guidare auto più potenti, anche nei primi tre anni dal rilascio della patente.
Vediamo nel dettaglio le modifiche presenti nel testo di legge in tema di guida con cellullare e le novità che interessano i neopatentati.
Cellulare alla guida: multe più salate e sospensione della patente
Il testo del Ddl che modifica l’attuale Codice della strada, già approvato alla Camera con 163 voti favorevoli, prosegue il suo iter legislativo in Senato. L’esame in Commissione ha confermato la sospensione della patente e l’aumento delle sanzioni pecuniarie per chi usa il telefono alla guida.
Nello specifico il provvedimento prevede
- la sospensione breve della patente: per 7 giorni se su questa ci sono almeno 10 punti. Se i punti sono inferiori a 10, i tempi di sospensione si allungano a 15 giorni.
- per i guidatori sorpresi ad utilizzare il telefono mentre guidano sono previste multe da un minimo di 250 ad un massimo di 1000 euro.
- Per i recidivi le sanzioni e i tempi di sospensione aumentano: le multe vanno 644 a 2588 euro, la sospensione della patente da uno a tre mesi.
Il disegno di legge prevede l’introduzione di un tetto massimo degli interessi sulle multe: la maggiorazione non potrà essere superiore al 60% dell’importo totale della sanzione. La commissione ha apportato una modifica anche alla normativa delle sanzioni degli autovelox: se si prendono più multe nello stesso tratto stradale, in un periodo di tempo di un’ora, queste non si cumulano: si paga solo la sanzione più grave, aumentata di un terzo.
Codice della strada 2024: novità per i neopatentati
Uno dei 770 emendamenti esaminati dalla Commissione Trasporti della Camera prevede un aumento degli attuali limiti imposti ai neopatentati per la guida di auto di media e grossa cilindrata. Con l’entrata i vigore del nuovo Codice della strada chi ha conseguito la patente di guida da meno di tre anni potrà guidare auto più potenti.
Nello specifico l’emendamento alza il limite dagli attuali 55kW/t a 75 kW/t per gli autoveicoli in generale. Anche la potenza massima delle autovetture di categoria M1, ovvero dei veicoli a quattro ruote fino a 9 posti, aumenta passando da 70kW a 105 kW.
La misura, non ancora definitivamente approvata, ha generato critiche e preoccupazioni da parte delle opposizioni, dell’opinione pubblica generale e delle Associazioni dei familiari delle vittime della strada per le quali “L’approvazione alla camera del codice della strada è una brutta notizia, questa riforma è un passo indietro sulla tutela della vita umana. Non ci stancheremo mai di ripeterlo: troppe persone muoiono a causa della velocità delle automobili, nel nostro Paese, quasi il doppio rispetto agli altri paesi europei. È la prima causa di morte tra i giovani”.
La principale ragione alla base delle critiche risiede nell’alto numero di incidenti stradali in cui sono coinvolti i giovani, sia come vittime che come responsabili. Come il drammatico incidente avvenuto lo scorso giugno in cui una Lamborghini Urus, guidata da giovanissimi youtuber romani, travolse e uccise un bambino di 5 anni che viaggiava a bordo di una smart guidata da sua madre. Nell’ordinanza cautelare emerse che la super car viaggiava a oltre 124 km orari “immediatamente prima dell’impatto“.
Fonte: articolo di Martina Pietrograzia