L’Università e la Legge di bilancio 2018: il Governo conferma una strategia sbagliata. Scarse risorse destinate ad una mera sopravvivenza del sistema. Le proposte emendative della FLC CGIL.
Il sistema universitario italiano ha attraversato la grande crisi iniziata nel 2007 non solo con una trasformazione normativa ideologicamente segnata da principi neoliberisti, ma anche con un radicale definanziamento. Non si può quindi prescindere da una inversione di rotta rispetto al finanziamento ordinario degli atenei, che va progressivamente e significativamente incrementato, modificando anche le modalità con cui viene ripartito.
La Legge di bilancio 2018 non ha questo segno e molti degli investimenti economici previsti sono, in realtà, solo una partita di giro da altri capitoli di spesa del sistema universitario. Servirebbero invece investimenti veri sul diritto allo studio, sul reclutamento, sul personale. Come FLC intendiamo quindi impegnarci, sia proponendo significativi emendamenti nelle aule parlamentari insieme alle altre associazioni e movimenti universitari, sia organizzando negli Atenei e nel paese una stagione di mobilitazioni e rivendicazioni contro questo impianto della Legge di Stabilità, a cominciare dal sostegno alla giornata di mobilitazione indetta per il 24 novembre dall’Assemblea Nazionale del movimento “Insieme per il riscatto dell’Università Pubblica” tenutasi lo scorso 6 novembre presso il Politecnico di Torino.
In allegato il documento con gli emendamenti presentati sull’Università.