Questo il commento del Segretario Unicobas, Stefano D’Errico, relativamente all’accordo sulla mobilità dei docenti per l’anno scolastico in corso.
Un accordo definito da D’Errico un “arrangiamento stonato”. “I docenti assunti entro il 2013 potranno – scrive nel comunicato – ancora (ma solo per quest’anno?) chiedere trasferimento in una scuola”, ma “in particolare il terzo e quarto ‘movimento’ penalizzano decine di migliaia di docenti. A cominciare da chi è passato di ruolo entro il 2014 (quindi prima della ‘riforma’), che potrà sperare di ottenere una titolarità di istituto solo se avrà la (rarissima) ‘fortuna’ di trovare posto proprio in quell’unica scuola che l’accordo consente loro di indicare nella domanda di trasferimento, poiché altrimenti finiranno su una rete di istituti in balia dei dirigenti di un territorio grande quasi quanto una provincia (o di un’area metropolitana della stessa ampiezza) per un’utilizzazione da ‘tappa-buchi’.”
“Il quarto ‘movimento’ – continua – condannerà invece tutti gli assunti delle fasi ‘B’ e ‘C’ al limbo degli ambiti territoriali, con l’aggravante che, mentre i neoassunti dalle graduatorie di merito dei vecchi concorsi si muoveranno a livello regionale, quanti sono stati presi dalle GAE (Graduatorie ad esaurimento), verranno addirittura spediti ovunque sull’intero territorio nazionale.”ù
Mentre, sempre secondo d’Errico, la questione dei 30.000 docenti dell’organico potenziato non è stat arisolta nè trattata. Docenti che, leggiamo nel comunicato, sono stati ” inviati negli ambiti ‘a caso’contro la propria volontà e senza tenere in conto le richieste delle scuole”.
“L’Unicobas – quindi – impugnerà” il contratto, visto come “palesemente anticostituzionale”, un attacco rivolto anche ai sindacati firmatari che l’UNICOBAS tenterà di mettere “in mora”.