Entra nel vivo la trattativa sindacale sulla mobilità docenti per l’a.s. 2017/18.
Mentre non si placano ancora le polemiche per l’algoritmo del 2016/17 (sono in atto numerosi ricorsi, alcuni dei quali hanno già decretato la correttezza delle richieste dei docenti, che hanno ottenuto così la sede nella propria provincia), Miur e sindacati pensano già al prossimo anno scolastico, con la volontà di voler anticipare tutte le operazioni. L’obiettivo infatti è quello di chiudere il contratto entro dicembre (si tratta di una ipotesi che dovrà essere sottoposta al vaglio della Funzione Pubblica) e di anticipare le consuete operazioni dei trasferimenti e dei passaggi di ruolo e/o di cattedra già alla primavera, anzichè in estate, in modo da garantire un ordinato avvio dell’anno scolastico. Rendiconteremo quanti di questi obiettivi saranno raggiunti.
Al momento il Miur si è presentato all’ultimo incontro del 15 novembre senza un testo scritto, quindi senza una proposta concreta (sappiamo solo la volontà di voler istituire un’unica fase per tutti, con le consuete comunale, provinciale e interprovinciale, dato che la mobilità straordinaria era per legge prevista solo per il 2016).
Al momento a parlare e a porre le proprie condizioni sono i sindacati.
In particolare c’è accordo sulla richiesta di mobilità su scuola.
FLCGIL ” Garantire il diritto alla mobilità volontaria da scuola a scuola, sia territoriale che professionale, non solo provinciale ma anche interprovinciale. La FLC CGIL ha chiesto che il diritto alla mobilità direttamente su scuola sia possibile per tutti, in aggiunta alla eventuale mobilità su ambito”
SNALS: “rivendicato il diritto alla mobilità su scuola, sia territoriale che professionale, da destinarsi, non soltanto a chi è già titolare di scuola, ma anche a chi è titolare di ambito; ha chiesto che tale diritto sia attuato non solo per la mobilità provinciale ma anche interprovinciale, quale “risarcimento” per il personale della scuola a seguito del danno subito con la mobilità relativa all’a.s. 2016/2017, dovuto al malfunzionamento dell’algoritmo della mobilità”.
Gilda:
”La nostra inderogabile richiesta è che per l´anno scolastico 2017/2018 le operazioni di mobilità vengano effettuate sulle scuole e non sugli ambiti, superando i blocchi imposti dalla legge 107/2015 e garantendo la tutela di tutto il personale docente
Avendo le OO.SS. chiesto di prevedere nel contratto mobilità da scuola a scuola per tutti, le stesse hanno posto, come pregiudiziale, l’obiettivo di ottenere risposte certe dall’Amministrazione in merito, prima dell’avvio della discussione sull’argomento dell’assegnazione da ambito a scuola.
Qualora ciò non abbia riscontro – afferma la FLCGIL – lasciando alla trattativa un inaccettabile margine di ambiguità, valuteremo insieme agli altri sindacati la necessità di chiedere un incontro politico , per verificare la concretezza delle aperture fatte dai rappresentanti del Gabinetto del Miur in occasione dell’incontro svoltosi il 10 ottobre scorso.