Pubblichiamo un comunicato stampa del Sito Nazionale dei PSP, Partigiani della Scuola Pubblica.
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I PSP lo avevano sospettato, poi ne avevano avuto la certezza e lo avevano urlato e, infine, denunciato!
La legge 107, che definire “buona scuola” è oramai una barzelletta, e il fantomatico algoritmo, sulla base del quale è avvenuta la deportazione dei docenti dal sud al nord d’Italia, sono ufficialmente un colabrodo, un coacervo di norme e formule (di queste ultime nulla in verità, a parte i danni che producono, è dato sapere) che solo certa incompetenza e arroganza politica potevano concepire.
L’ultima conferma ce la fornisce un’ordinanza sospensiva della sezione lavoro del Tribunale di Salerno con la quale sono stati sospesi gli effetti del provvedimento di trasferimento, basato sul tristemente noto algoritmo ministeriale, di una maestra salernitana in Emilia Romagna.
L’ordinanza, a quanto si sa, sarebbe stata già notificata all’ USP di Salerno che non potrà opporsi in quanto essa ha carattere di urgenza. Sebbene si tratti di un provvedimento provvisorio e pertanto occorrerà attendere la sentenza definitiva, in quanto solo successivamente si entrerà nel merito della vicenda, tuttavia siamo in presenza di una bella breccia nel muro della supponenza di chi questo sistema ha creato.
E’ il primo provvedimento che viene emesso nei confronti di chi si è opposto alla deportazione ed è favorevole! Il Ministero dell’istruzione, come Tar e Tribunali del Lavoro iniziano a dire, sta quindi operando contra legem e la situazione, a pochi giorni dall’avvio dell’anno scolastico, è diventata insostenibile.
Come è intollerabile che l’unica risposta ai disagi e spesso ai drammi che il mondo della scuola sta vivendo, provenga da certa stampa di bassa lega, becera e meschina che sa solo gettare fango sui docenti. (Quella che ha definito i docenti “professori lavativi”)
E non a caso il nostro Paese crolla nella classifica mondiale della libertà di stampa al 73° posto ed alcune testate giornalistiche sono sempre più megafoni governativi.
Avremmo, a tal proposito, voluto sentire una parola di difesa verso il mondo della scuola da parte della Ministra, soprattutto in considerazione del fatto che i docenti del sud tanto vituperati rappresentano l’80% dell’intero corpo docente.
Non ci risulta che accada la stessa cosa per altri settori della Pubblica Amministrazione, anzi! L’operato delle Forze dell’ordine viene sempre difeso dal Ministro Alfano.
Ed allora, legittimamente ci domandiamo, non è che a pensar male (sui giornalisti semplici megafoni) ogni tanto ci si azzecca?