Nella nota del 14 dicembre 2016 il Miur ha posto come requisito per poter affidare alle Università richiedenti lo svolgimento dei corsi, che essi si concludano – esame finale incluso – entro l’a.a. 2016/17.
Si comincia a delineare quindi la possibile tempistica per lo svolgimento delle selezioni, l’avvio dei corsi e lo svolgimento dell’esame finale, fermo restando il principio – ancora valido – che il corso è superato con il conseguimento di 60 CFU, da acquisire in non meno di otto mesi, come previsto dall’art. 7 del decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca 30 settembre 2011, recante “Criteri e modalità per lo svolgimento dei corsi di formazione per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno”
Le uniche date certe al momento sono quelle del 19 dicembre, data ultima entro la quale le Università hanno inserito la richiesta nella piattaforma, e il 16 gennaio, da intendersi come termine ultimo entro il quale il CORECO formalizzerà il parere sulla congruità delle offerte inserite dagli atenei con quanto prescritto all’articolo 3, comma 2 del D.M. 30 settembre 2011 (D.M. Sostegno) e relativi allegati, nonché dall’articolo 3 del D.M. n. 948/2016.
Probabilmente non si arriverà neanche al 16 gennaio, poichè il Miur stesso nella nota afferma ”al fine di poter fissare, con la massima urgenza, la riunione del CORECO”
Dunque a fine gennaio potrebbe essere già pubblicato il Decreto Ministeriale con la ripartizione dei posti per ciascuna Università, tenendo conto del fabbisogno nazionale, che è di 5.108 posti.
Pubblicato il decreto, le Università pubblicheranno i bandi in cui verranno spiegate le modalità di selezione (la data per la preselettiva è unica a livello nazionale per ordine di scuola) e la tassa di iscrizione al corso. In due mesi le selezioni potrebbero essere concluse, per dare avvio alle attività già dal mese di aprile.
Al momento si tratta di ipotesi, anche perchè come al solito ci saranno sfasature temporali tra una Università e l’altra, dipenderà da numero di posti, numero di iscrizioni, celerità delle commissioni.
Rimane poi da chiarire la posizione degli idonei del II ciclo, non iscritti a causa del numero di posti inferiori al numero di coloro che hanno superato le selezioni.