test-medicina-2024-ricorsi-proveA causa dei massicci ricorsi al TAR saltano le prove del test di medicina per il 2024, inizialmente calendarizzate per il prossimo mese di febbraio: ecco tutte le ultime novità.


Il percorso del test di accesso a Medicina, gestito dal consorzio Cisia, è in fase di ridefinizione, portando a significativi cambiamenti nel calendario e nella struttura della prova. L’anno scorso, il Tolc Med ha sostituito la prova unica nazionale, ma ha subito numerose critiche da parte degli aspiranti medici.

Le polemiche e i ricorsi al TAR dell’anno precedente hanno pertanto influito sulla decisione di apportare modifiche al sistema attuale. In particolare, la questione dell’equalizzazione dei punteggi (per punteggio equalizzato si intende quello che viene utilizzato per l’inserimento in graduatoria) è al centro delle cause pendenti davanti ai giudici amministrativi.

Pertanto, mentre la questione legale è ancora in corso, il Ministero dell’Università annuncia importanti modifiche in arrivo.

Test medicina 2024: i ricorsi fanno saltare le prove

La prima conseguenza tangibile è il rinvio della prima sessione di test inizialmente prevista per febbraio 2024. I candidati dovranno ora attendere almeno fino a marzo per affrontare la prova, con la seconda sessione programmata per aprile/maggio.

Ma si dovranno attendere ulteriori delibere per conoscere le prossime date certe per effettuare le prove d’ingresso.

La decisione è stata confermata dal Ministero dell’Università, che riconosce le criticità del sistema attuale e si dichiara “consapevole delle criticità prodotte dai Tolc”.

In vista di un nuovo calendario delle prove, il ministero si impegna a superare il sistema Tolc nel complesso, rispondendo alle richieste della ministra Anna Maria Bernini.

Tuttavia, è improbabile che l’intero sistema Tolc Med venga completamente rimosso, considerando la sua struttura biennale.

Come potrebbe cambiare il test di medicina?

Le novità principali includono la pubblicazione delle domande del test da una vasta banca dati pubblica. Gli studenti avranno la possibilità di esercitarsi su migliaia di quesiti, un approccio simile a quanto avviene per l’esame della patente. La struttura della prova dovrebbe rimanere invariata, con novanta minuti per rispondere a 50 quesiti di comprensione del testo, biologia, chimica, fisica, matematica e ragionamento.

La ministra Bernini ha anche esplorato la possibilità di introdurre nuove forme di accesso a Medicina, proponendo un semestre comune prima del test. I dettagli precisi verranno forniti nel decreto ministeriale atteso nelle prossime settimane.

La conferma di un calendario rivisto e la possibilità di esercitarsi su domande pubbliche potrebbero dunque rappresentare passi significativi verso un accesso più trasparente e equo al percorso di studi medici. Resta da vedere come queste modifiche influiranno sulla preparazione degli studenti e sulla qualità complessiva del processo di selezione.

 


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it