nomine, ferie, vademecum supplenze, tagli, personaleNell’incontro svoltosi martedì 14 luglio 2015 al Ministero dell’Istruzione, presente il Sottosegretario onorevole Davide Faraone e il vice capo di Gabinetto dott. Rocco Pinneri, si sono affrontate le tematiche relative ai tagli di organici ATA, 2.020 posti in meno, introdotti dall’ultima legge di stabilità, con decorrenza 1 settembre 2015.

 

Il Sottosegretario ci ha comunicato che il MIUR effettuerà, suo malgrado, questi tagli in organico di diritto impegnandosi a restituirli, in sede di adeguamento alle situazioni di fatto.

 

L’onorevole Faraone ha motivato tale scelta sostenendo l’impossibilità per il Parlamento di adottare, in tempo utile per le imminenti operazioni di mobilità degli ATA, un provvedimento legislativo ad hoc.

 

Rimane l’impegno a ripristinare, con la legge stabilità 2016, i posti tagliati per effetto della legge di stabilità 2015.

 

Abbiamo manifestato la nostra totale insoddisfazione per questo meccanismo tortuoso messo in moto dallo stesso Governo che è stato il promotore dei tagli. Per questa via non si garantiscono né le persone direttamente coinvolte, destinate a diventare comunque soprannumerarie, né il funzionamento delle scuole. Esse si troveranno all’inizio dell’anno scolastico, senza preziose unità di personale indispensabili per organizzare il servizio, dal momento che i posti dell’organico fatto arrivano nel mese di ottobre e durano fino al 30 giugno.
La prassi legata all’organico di fatto è solo un pannicello caldo inadeguato all’aumento dei bisogni espressi dall’utenza e ai maggiori carichi di lavoro imposti dalla pessima legge di riforma sulla scuola.

 

Il ritiro dei tagli e la stabilizzazione dei 5.000 posti già funzionanti in organico di fatto è la misura giusta per rispondere ai bisogni di accresciuta professionalità del personale ATA. Perché continuare con queste misure quando il fallimento della politica di riduzione delle risorse alla scuola pubblica è sotto gli occhi di tutti?

 

Il sottosegretario, a fronte di questa nostra richiesta, si è impegnato a autorizzare, per l’anno scolastico 2015/2016, un organico di fatto di 7.020 unità (5.000+2.020) al fine di coprire le necessità espresse dalle scuole.
In conclusione gli organici attuali rimarrebbero, di fatto, invariati in attesa di sistemare le cose dal punto di vista legale con la legge di stabilità 2016.

 

Pur riconoscendo la buona volontà dell’amministrazione di voler attenuare gli effetti deleteri di questi tagli, operazione che fino a qualche settimana fa sembrava impossibile, l’emergenza lavoro ATA è tale da non farci apprezzare soluzioni a metà.

 

Nei prossimi giorni valuteremo, insieme alle altre organizzazioni sindacali, il tipo di iniziativa da mettere in campo per contrastare l’iniquità di questa scelta. La nuova configurazione degli organici, a nostro parere, non garantisce il rispetto del Ccnl e i livelli essenziali delle prestazioni sotto diversi profili: sicurezza, accoglienza, assistenza degli alunni con disabilità.

 

Impugneremo gli atti ministeriali attuativi dei tagli. La mobilitazione continua.