studenti nelle tende palestinaGli studenti universitari tornano a protestare nelle tende per chiedere il cessate fuoco in Palestina: lettera anche al Presidente Mattarella.


Sulla scia di ciò che sta succedendo nei campus americani, dove diverse università (in primis la Columbia University) sono state occupate dagli studenti per chiedere lo stop al genocidio in Palestina, il fenomeno arriva anche in Italia.

Da alcune settimane, centinaia di studenti hanno montato delle tende fuori dalle università, per chiedere di fermare le collaborazioni col mondo accademico israeliano.

La mobilitazione, che per ora vede la partecipazione di diverse università a Milano, Bologna, Napoli, Padova, Torino, Palermo e Roma, è iniziata dal gruppo Giovani Palestinesi.

Gli studenti hanno scritto anche diverse lettere, al Governo e allo stesso Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Studenti universitari nelle tende per la Palestina: la protesta degli atenei italiani

La situazione politica mondiale è in equilibrio precario, soprattutto a causa del conflitto in Medioriente.
In Italia, così come in Europa e negli Stati Uniti, si moltiplicano le proteste per chiedere un cessate il fuoco a Gaza dove, dal 7 ottobre, sono stati uccisi 35’303 palestinesi.

Dopo l’astensione dell’Italia nel voto della risoluzione Onu, che riconosce la Palestina come qualificata a diventare membro delle Nazioni Unite, le proteste sono arrivate anche negli atenei italiani.

Il Movimento giovani palestinesi Italia, insieme ai collettivi universitari, ha organizzato, dal 6 al 19 maggio, diverse manifestazioni per le strade cittadine, oltre alle decine di tende accampate nei cortili delle università italiane.

Oltre al cessate il fuoco, si richiede alle università di terminare gli accordi con le università israeliane.

La mobilitazione ha anche un importante precedente, accaduto in Spagna, dove la Conferenza dei rettori di 76 università spagnole ha annunciato la decisione di sospendere le collaborazioni con le università israeliane “che non hanno espresso un fermo impegno per la pace e il rispetto del diritto umano internazionale”.

La lettera al Presidente Mattarella

Ieri, 16 maggio 2024, si è tenuta la Giornata del Laureato, nell’aula magna dell’Università La Sapienza di Roma, alla quale era presente anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

I collettivi studenteschi hanno, perciò, deciso di scrivere una lettera, indirizzata proprio a Mattarella. Eccone uno stralcio:

“Dall’inizio della mobilitazione, abbiamo chiesto ai rettori e alle rettrici uno spazio di dialogo e di prendere provvedimenti sui legami che i nostri atenei intrattengono con l’industria bellica e con le Università israeliane schierate in prima linea, nel sostegno delle operazioni in Palestina. Le uniche risposte ottenute finora sono stati silenzi, fughe e manganelli in maniera indiscriminata”.

Durante il discorso in Aula Magna, il Presidente Mattarella ha risposto ai cittadini:

“Non voglio rinchiudermi nella torre d’avorio del rettorato, voglio dire quel che penso rispetto a ciò che avviene a Gaza”.

Il presidente della Repubblica ha ribadito la necessità di un cessate il fuoco immediato a Gaza, citando la posizione già espressa alla sede dell’Onu a New York.

Ha anche aggiunto: “Per la nostra Repubblica tutte le violazioni dei diritti umani vanno contrastate, sempre e ovunque”.
Il Presidente ha, però, contestato la richiesta di stop alle collaborazioni con le università israeliane:

“Da un millennio le università sono la sede del libero dibattito, della libertà di critica, talvolta anche del dissenso dal potere. La libertà, la pace, i diritti umani passano attraverso il dialogo e il confronto”.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it