Stipendi scuola, le tabelle aumenti aggiornate a giugno 2018 e confronto con gli anni passati. Secondo i calcoli qual è lo scostamento?
Stipendi Scuola, le tabelle aumenti aggiornate. Tabella USB sugli aumenti che i dipendenti della scuola percepiranno da giugno 2018 in seguito alla sottoscrizione definitiva del contratto il 20 aprile 2018.
“Basta fare un confronto con le cifre del 2009 – scrive USB – un docente di scuola superiore dopo 14 anni di servizio arrivava a percepire 933,65 euro netti, oggi lo stesso lavoratore in busta paga si ritrova soli 461 euro (i 309,75 contrattati ai quali si sono aggiunti i 3 mesi di ritardo con cui ci sono stati erogati).
“Questo contratto ha rappresentato un ulteriore passo nel processo di smantellamento della scuola statale pubblica e dello Stato sociale – conclude USB – a completamento dello sfascio operato dalla Legge 107/2015 e dalle sue leggi delega, dalla riforma Madia, dalla riforma Fornero e da tutte quelle pseudoriforme che stanno impoverendo e indebolendo i lavoratori e le classi popolari. Ma sappiamo bene che non sarà l’ultimo atto: il fiscal compact costringerà i governi a tagli del debito pubblico del 5% all’anno per vent’anni, con politiche lacrime e sangue per tutti e soprattutto per i dipendenti pubblici.”
LA TABELLA
Qui di seguito la tabella elaborata dall’USB:
Un riepilogo
A partire dal mese di giugno 2018 il valore mensile dello stipendio tabellare lordo sarà adeguato, a regime, ai nuovi valori previsti dal C.C.N.L.
L’applicazione contrattuale interessa circa 1.200.000 dipendenti della Scuola, Istituti di alta formazione artistica e musicale ed Enti di ricerca.
A mero titolo esemplificativo, solo per citare alcune categorie, per un maestro di scuola elementare o dell’infanzia gli arretrati saranno compresi tra i 248 e i 359 euro netti in base all’anzianità di servizio. Gli assistenti amministrativi delle segreterie scolastiche avranno un arretrato compreso tra i 218 e i 291 euro netti. I collaboratori scolastici (i bidelli) avranno in busta paga un arretrato compreso tra i 195 e i 252 euro netti secondo l’anzianità di servizio.
Il ricorso
L’ANIEF in merito ha presentato ricorso. L’esiguità delle somme è garantita, come la lontananza siderale dagli arretrati che avrebbero dovuto percepire di diritto: si va, ha calcolato la rivista Tuttoscuola, dai 195,46 euro netti per i collaboratori scolastici fino a 8 anni di carriera a 412,66 euro che andranno ad un docente laureato della secondaria a ridosso della pensione e ai 429,36 euro riservati ai Direttori dei servizi generali e amministrativi con oltre 35 anni di servizio svolto. Anief non ci sta e conferma la sua piena opposizione rispetto all’ultimo rinnovo contrattuale sottoscritto dai sindacati Confederali.