Come anticipato dallo stesso Premier Renzi, la riforma della scuola prenderà luce a fine febbraio. Sarà emanato un Decreto e una Legge delega. Siamo in grado di anticiparvi i contenuti, ci sarà riforma degli organi collegiali.

Premettiamo che il Decreto è ancora in via di stesura e quanto riportato di seguito è frutto di indiscrezioni e di una ricostruzione senza alcuna pretesa di esaustività.

Immissioni in ruolo

Saranno nel Decreto e verranno attuate tutte a settembre 2015. Si copriranno 50mila cattedre vacanti, 18.800 saranno gli assunti di educazione artistica e storia dell’arte, educazione fisica e musica, quindi 60 mila insegnanti di infanzia e primaria nell’organico funzionale e 20 di insegnanti delle secondarie. Indiscrezioni vorrebbero una modifica dell’anno di prova che prevederà dei percorsi di formazione ad hoc per i docenti che mostreranno delle “carenze specifiche”.

Merito e stipendi

Sarà scritto nel decreto il futuro degli stipendi dei docenti. Il Governo è deciso a superare l’attuale sistema meramente legato agli scatti stipendiali per anzianità. Ricordiamo che la proposta iniziale che prevedeva aumenti di 60 eruo ogni due anni al 66% dei docenti è stata bocciata dalla consultazione. Non siamo riusciti ad avere notizie dirette su quanto bolla in pentola, sebbene i colleghi di Repubblica.it abbiamo fatto trapelare delle indiscrezioni circa la volontà di mantenere il 20% di aumenti legati all’anzianità e l’80% al merito. Ipotizziamo, ricostruendo dalle parole del Ministro che aveva anticipato la volontà di mantenere invariate “le aliquote”, che i fortunati che potranno ottenere gli aumenti per merito non supereranno il 66%.
Non si comprende se ci sia da parte del Governo la volontà di coinvolgere i diretti interesati, a partire dalle rappresentanze sindacali. Certo è che l’inserimento nel Decreto dell’impianto meritocratico e degli scatti stipendiali, senza una consultazione dei sindacati, rappresenterebbe una presa di posizione di non poco conto, che magari potremmo approfondire in diversa sede.

Governance

Ruolo dei Dirigenti e organi collegiali, saranno presenti nel Decreto. Per i Dirigenti si prospetta un aumento dei poteri. Saranno i responsabili della gestione generale e realizzazione del progetto di miglioramento definito sulla base dell’autovalutazione che ha preso il via già da quest’anno. Avranno un ruolo attivo nella gestione dell’organico funzionale, la scelta dei docenti per le attività di potenziamento dell’offerta formativa e dei collaboratori.
Salvo smentita o cambi di strategie, saranno riviste anche le funzioni del Collegio dei docenti e del Consiglio d’istituto.
Sarà istituita la figura del Mentor che avrà incarichi quelli legati alla valutazione, alla formazione dei docenti e accompagnerà i tirocinanti.

Formazione e reclutamento dei docenti

Si tratta del cosiddetto 3 + 2, che prenderà corpo anche per diventare insegnanti. Il nuovo reclutamento dovrà prendere vita dopo il 2015/16 con un percorso che vede un primo momento di formazione vera e propria e quindi il periodo universitario. Nel corso del biennio di specializzazione, il candidato seguirà corsi di didattica e pedagogia, e in generale materie mirate sul lavoro di formazione e crescita dei ragazzi.
Il secondo momento consisterà (per coloro che, avendo con successo frequentato il biennio, avranno conseguito una laurea “quasi-abilitante”) in un semestre di tirocinio a scuola. Durante il quale il quasi-abilitato assisterà insegnare il mentor e contribuirà a svolgere alcune attività nella scuola. L’abilitazione sarà ottenuta al termine del tirocinio solo se riceverà una valutazione positiva dalla scuola. Nel caso di valutazione negativa si rifarà il tirocinio. Sarà permessa solo una bocciatura.
Per gli aspiranti che non hanno abilitazione, ma hanno una laurea  precedente all’avvio del 3+2 sono previsti esami per accedere al biennio specialistico.
Nell’attesa dell’avvio del nuovo sistema si ipotizza saranno ancora banditi TFA validi per l’iscrizione in Graduatoria d’istituto e per partecipare ai concorsi.

Alternanza scuola-lavoro

Sarà obbligatoria negli ultimi tre anni degli Istituti Tecnici e sarà estesa anche ai Professionali. Il monte ore sarà di 200ore annue.

Riforma del sostegno

All’interno del Decreto ci sarà anche la riforma del sostegno. L’obiettivo è di istituire dei corsi di formazione per i docenti separati rispetto alla formazione dei docenti curriculari. Questo, secondo le intenzioni del Governo, per evitare che il sostegno diventa un trampolino per l’accesso alla cattedra.
Inoltre, la formazione sarà legata alle singole disabilità. Formazione ad hoc sarà prevista anche per i docenti curriculari. Sarebbe intenzione di inserire dei percorsi specifici anche durante la formazione dei docenti curriculari.

Il Decreto legge sarà accompagnato da una Legge delega. I provvedimenti saranno divisi e alcuni di essi si completeranno tra i due dispositivi. Manca poco più di un mese prima di conoscere in modo certo quella che sembra essere una rivoluzione senza precedenti e probabilmente anche definitiva.

 

 

 

FONTE: Orizzonte Scuola (www.orizzontescuola.it)

AUTORE: Paolo Damanti

 

 

 

cultura, libri, scuola