stabilizzazione docentiLe trattative, tecniche e politiche, proseguite anche ieri, a palazzo Chigi, tra la ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, e il collega dell’Economia, Pier Carlo Padoan, accompagnati dai rispettivi staff, stanno arrivando a un punto d’incontro.


Stabilizzazione Docenti. Secondo la bozza di circolare sugli organici, che dovrebbe essere emanata a breve, il nuovo organico di diritto 2017/2018 sarà dunque composto dai 601 mila posti dello scorso anno, dai 48 mila del potenziamento e dai 9.600 della trasformazione dell’organico di fatto in diritto.

 

Inoltre, 21mila cattedre che si libereranno a settembre con il turn-over (si scenderà a circa 20mila effettive, tra rinunce e decessi); a cui si potrebbero aggiungere altre 12-15mila trasformazioni di posti oggi funzionanti in “organico di fatto”, e quindi affidati a un supplente, in posti “di diritto”, da coprire cioè a tempo indeterminato.

 

I 400 milioni di euro messi a bilancio secondo i calcoli del Miur avrebbero consentito di assumere circa 25 mila nuovi docenti a tempo indeterminato. Per il Mef, invece, non più di 10 mila, al costo lordo stato di 40 mila euro l’anno.

 

Il MIUR sostiene che sui 25 mila posti lo stato paga ogni anno 10 mesi di supplenze e due di indennità di disoccupazione; rimarrebbero per le assunzioni solo ricostruzione di carriera e due mensilità a testa.

 

Alla fine, si è imposta la linea dell’Economia: i posti sono solo 9600, e l’organico di fatto resta fotografato in 30.262 posti. Con l’avvertenza, hanno detto i vertici Miur ai sindacati, che nel caso in cui dal Mef dovesse giungere nel frattempo una diversa disponibilità le piante saranno riviste.

 

Nella bozza di circolare si precisa che le cattedre di diritto dello scorso anno e quelle del potenziamento non saranno redistribuite a livello regionale in base al numero degli studenti iscritti, la redistribuzione avverrà solo per le 9.600 nuove cattedre.

 

Al Sud ci saranno più posti su cui assumere, al Nord invece andrebbe una quota maggiore di posti di fatto.