Spray al peperoncino in una scuola di Pavia, trenta studenti sono finiti in ospedale. Caso emulato anche a Cremona. I dettagli.
Un maxi-intervento del 118, causato dall’uso di uno spray al peperoncino, si è reso necessario, a Pavia, all’interno di una scuola superiore, l’istituto tecnico industriale Cardano. Sono trentatré i ragazzi soccorsi dal 118. Gli studenti che si trovavano negli spogliatori hanno iniziato a fuggire e urlare e qualcuno, nel caos, è rimasto ferito.
In una sorta di emulazione, anche a Soncino, in provincia di Cremona, qualcuno ha spruzzato spray al peperoncino in un istituto tecnico superiore: 5 studenti sono rimasti intossicati e sono stati trasportati al Pronto Soccorso.
Le reazioni politiche
Sul caso di Pavia interviene il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti:
“Quanto accaduto è inaccettabile. Che dopo la tragedia di Corinaldo, qualcuno si lasci andare all’emulazione di un gesto che ha causato vittime e molto dolore è un fatto che non può essere tollerato. Abbiamo contattato la scuola. Ci saranno interventi seri”.
Così invece il vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, che ha risposto a chi gli chiedeva di commentare l’ennesimo episodio di uso improprio dello spray al peperoncino:
“Chi abusa” dello spray al peperoncino “per quello che mi riguarda, non va richiamato ma va arrestato anche se minorenne”.
“Posso solo stangare chi usa strumenti di difesa per altri motivi, lo spray al peperoncino ha salvato tante donne chi ne abusa va arrestato anche se minorenne”.
Così il vicepremier Matteo Salvini a margine di un incontro con gli industriali lombardi a Milano.
Questi incresciosi casi di emoluzione fanno seguito alla tragedia di Corinaldo, nelle Marche, accaduta nella notte tra il 7 e l’8 Dicembre: 6 morti tra cui 5 adolescenti e la madre di una ragazzina.