spid-universitaSPID e servizi per le Università: ecco un riepilogo su come lo SPID può essere utile per accedere ai servizi offerti dagli atenei.


Grazie a SPID ogni cittadino può fare a meno di decine di password chiavi e codici, perché basta un unico sistema di login per utilizzare i servizi on line di Pubbliche Amministrazioni e Imprese.

A questo link una panoramica completa su come richiederlo.

Infatti anche l’Università, come ogni pubblica amministrazione, deve garantire ai cittadini l’accesso da qualsiasi dispositivo ai servizi online tramite i sistemi pubblici d’identità digitale SPID e CIE (Art.63 del CAD).

Scopriamo dunque alcune utili indicazioni in merito.

SPID e servizi per le Università: un riepilogo

In generale le Università offrono molti servizi agli studenti che sono basati su piattaforme digitali, come ad esempio:

  • il gestionale studenti
  • la posta
  • il wifi
  • il catalogo delle biblioteche
  • gli accessi al materiale di ricerca ed ai sistemi per pubblicare paper
  • e tanto altro ancora.

Ovviamente dato che le Università (quantomeno gli atenei pubblici) fanno parte comunque della Pubblica Amministrazione anch’esse devono adeguare i propri sistemi alle novità introdotte dallo SPID.

Alcuni Atenei, in particolare, hanno già da tempo ottemperato agli obblighi, adeguando per primi i propri sistemi.

Le Università apripista

In particolare alcune Università hanno fatto da apripista.

L’Università La Sapienza di Roma ad esempio è stata una delle prime a fornire l’accesso con Spid a Infostud, il portale che gestisce la carriera didattica (immatricolazioni, bollettini, prenotazioni esami, certificati). Anche dottorandi, specializzandi e laureati in possesso di Spid potranno accedere ai servizi online dell’ateneo.

All’interno dell’Università di Torino oltre 70.000 utenti, di cui circa 67.000 studenti e circa 4.000 tra personale docente e tecnico amministrativo,  possono già da alcuni anni accedere a tutti i servizi dell’università tramite SPID.

Oppure tra i primi Atenei anche il Politecnico di Milano già partire dall’anno accademico 2016-2017, ha consentito ad oltre 150.000 persone tra studenti, laureati, docenti e personale di utilizzare la propria identità digitale SPID per accedere ai servizi cui potevano accedere con le precedenti credenziali.

Ma sono ormai tantissime le Università che hanno già da tempo aderito: è bastato adeguare le piattaforme informatiche già in uso e renderle funzionali alla Spid.

Un esempio dei servizi cui fare accesso tramite SPID

La lista dei servizi in cui l’autenticazione tramite identità digitale pubblica è solitamente presente alla pagina dei Servizi Online di ogni Ateneo, con le relative modalità di accesso.

Si ricorda che come richiesto dalla normativa in vigore, a partire da ottobre 2021 gli studenti (salvo alcune eccezioni indicate di seguito) utilizzano SPID e CIE come modalità esclusiva di accesso ai servizi amministrativi dell’Ateneo.

Prendiamo in prestito dal portale istituzionale dell’Università di Firenze uno schema di riepilogo dei servizi che sono fruibili tramite lo SPID: schema che può comunque essere indicativo anche per altre Università italiane.

Tipologia di servizio e modalità di accesso, riepilogo

Tipologia di servizio

Modalità di accesso

Servizi
Amministrativi

  • Accesso pressoché esclusivo con SPID ai servizi amministrativi per studenti ed altre tipologie di pubblico

  • Accesso alternativo tramite credenziali uniche di Ateneo per i soggetti considerati come eccezione (minorenni, stranieri, etc)

Servizi
non amministrativi

  • Accesso tramite SPID, ove possibile, per uniformare, rendere più sicure e semplificare le modalità di accesso

  • Accesso alternativo tramite credenziali uniche di Ateneo

Servizi tecnici o non integrabili con SPID

  • Accesso esclusivo con credenziali uniche di Ateneo

Le credenziali di Ateneo come alternativa

Gli utenti che non hanno la possibilità di ottenere SPID o CIE per mancanza dei requisiti, possono utilizzare in molte Università le credenziali di Ateneo per l’accesso ai servizi: è il caso, ad esempio, degli studenti stranieri e dei minorenni. 

Alcuni servizi tecnicamente non sono integrabili con i sistemi di identità digitale. E per essi rimane il login con le credenziali di Ateneo, come ad esempio in alcuni casi:

  • il login per utilizzare la connettività Wi-Fi
  • o per accedere a risorse federate a livello internazionale.

In tutti i casi in cui si accede con SPID, dopo il login, il sistema può indirizzare a una pagina intermedia dove occorre scegliere uno specifico profilo. Questo si verifica perché l’utente può avere più profili collegati allo stesso codice fiscale.

Ulteriori approfondimenti

Qui di seguito vi proponiamo altri interessanti approfondimenti sulla materia dello SPID:


Fonte: articolo di Giuseppe Orefice