Il Ministro Giannini interviene sulla questione delle 150mila assunzioni in una intervista al Corriere della Sera. Dai risparmi delle supplenze saranno presi i soldi per potenziare la formazione dei docenti.

Il Ministro conferma quanto già annunciato dalla nostra redazione, le assunzioni ci saranno dal 1 settembre e saranno tutte quelle previste, nessuna dilazione triennale, come qualche male informato aveva paventato.

Il Ministro conferma che, per esattezza, saranno 50mila le cattedre coperte, il resto sarà assunto nell’organico funzionale. In media, ci saranno 2 insegnanti in più per ogni istituto, ma dovranno restare per almeno 3 anni nel posto che scelgono.

“Vogliamo smaltire le graduatorie – ha affermato il Ministro – e dal prossimo concorso avremo insegnanti più giovani e preparati per le esigenze della scuola del futuro. Tra dieci anni l’età media sarà scesa di almeno 3-4 anni”.

Per quanto riguarda la formazione dei docenti, il Ministro conferma che ci saranno dei finanziamenti aggiuntivi che saranno reperiti dal taglio delle supplenze.

L’anno di prova per i 150 mila neoassunti a settembre 2015 sarà profondamente modificato, ma come?

Già da due anni, in Emilia-Romagna si sta sperimentando un nuovo sistema per l’anno di prova che introduce degli elementi di notevole novità rispetto al passato.

Siamo convinti che quanto sperimentato in Emilia-Romagna rappresenterà la base della rivisitazione dell’anno di prova che a breve prenderà vita con i Decreti di febbraio che attueranno la riforma della scuola con le 150mila assunzioni incluse.

Laboratori formativi

Tra le novità sperimentate quella dei “laboratori formativi” che prevedono la costituzione di piccoli gruppi di docenti che seguono al massimo 3 incontri in presenza per 10 ore di lezione e 5 ore per l’elaborazione, la documentazione, le ricerche online sulle seguenti tematiche:

  • nuove tecnologie e loro impatto sulla didattica;
  • gestione della classe e problematiche relazionali;
  • bisongi educativi speciali e disabilità;
  • specifici approfondimenti disciplinari e didattici.

Tutoring e peer review

La novità più importante introdotta dall’USR Emilia-Romanga riguarda l’introduzione di forme di tutoraggio e confronto didattico ravvicinato.

Parliamo del “turoring in practice”, un tutoraggio svolto da un collega “esperto” incentrato principalmente sulla pratica didattica per creare interrelazione tra aspetti culturali, didattici e metodologici. Il modello è quello del “Job shadowing”, utilizzato nelle aziende private, che adotta quale principio di un tutor che aiuta la persona a lui “shadowing” a imparare nuovi aspetti legati al lavoro, l’organizzazione, certi comportamenti o competenze.

L’osservazione, però, non è univoca. Infatti, è stato applicato il principio del “peer review”, ossia, della reciproca osservazione.

Il modello adottato in Emilia-Romagna vuole che la reciproca osservazione venga così distribuita:

  • 4 ore di osservazione del neoassunto nella classe del tutor;
  • 4 ore di presenza del tutor nella classe del neo-assunto;
  • 2 ore di restituzione al docente tutori e debrifing.

Formazione online

Altra novità riguarda il potenziamento della formazione online. Essa avrà quale scopo la costituzione ragionata di un proprio portfolio professionale elettronico, da parte di ogni docente in formazione. Portfolio che in un secondo momento diventerà oggetto di discussione davanti al comitato di valutazione, sostituendo la tradizionale relazione.

 

 

FONTE: Orizzonte Scuola (www.orizzontescuola.it)

AUTORE: Paolo Damanti

 

 

SIDI, censimento, organico