Nel 2015 il Governo farà una fotografia della situazione degli scatti stipendiali, compresi i 150 mila neoimmessi in ruolo, dal 2018 si scatterà solo grazie al merito.
Dal 2015 al 2018 non ci saranno scatti stipendiali per i docenti, è scritto nelle linee guida della Buona scuola. Dal 2018 si potrà avere un aumento di stipendio solo grazie ai crediti, niente più anzianità.
I neoassunti del 2015 potranno contare sulla ricostruzione di carriera, subito dopo l’immissione in ruolo, ma essa sarà sempre legata alla cosiddetta “carriera raffreddata” per cui il primo gradone è legato scatta dopo 9 anni di carriera riconosciuta.
Ciò vuol dire che al momento della “fotografia” del 2015, ci sarà chi avrà maturato gli scatti e coloro che invece non avranno i numeri. Ad esempio, ci potranno essere docenti che per un solo anno non rientreranno nello scatto stipendiale per anzianità. E, poiché il sistema cambierà nel nuovo basato sui crediti, rischiano di non vedersi più riconosciuto il pregresso servizio a seguito di ulteriore maturazione di anzianità di servizio.
Sulla faccenda è intervenuta l’ANIEF, che ha chiesto, in vista delle 150mila assunzioni, di eliminare la carriera raffreddata, per consentire ai neoassunti di scattare non più dopo 9 anni di servizio riconosciuto, ma dopo 3 anni come prima dell’accordo tra Governo e sindacati dell’agosto 2011 che se ha consentito di immettere i docenti precari in ruolo senza oneri per lo Stato a breve, adesso rischia di trasformarsi in un boomerang.
Ed in effetti, il rischio appare concreto, i docenti neoassunti che non vantano una lunga carriera pre ruolo, ma non sufficiente per raggiungere il primo scatto, rischiano di vedere in fumo gli anni pregressi. L’unica loro occasione diventerà lo scatto del 2018, ma a seguito del raggiungimento dei crediti e non più degli anni di anzianità.
FONTE: Orizzonte Scuola (www.orizzontescuola.it)