Scuola: come richiedere i permessi per diritto allo studio (150 ore) anno solare 2022. Ecco alcune utili indicazioni.
È interessato il personale docente, educativo e ATA a tempo indeterminato e a tempo determinato. Entro il 15 novembre 2021 la presentazione delle domande. Le disposizioni nei Contratti Collettivi Integrativi Regionali.
Il prossimo 15 novembre 2021 è l’ultimo giorno e quindi scade il termine di presentazione delle domande per la concessione dei permessi retribuiti per l’anno solare 2022, finalizzati a consentire la frequenza di corsi di studio nella misura di 150 ore individuali.
Destinatari sono i docenti, il personale educativo e ATA, gli insegnanti di religione cattolica, sia in servizio ad orario intero che in part-time, formalmente iscritti ai corsi o percorsi per il conseguimento del titolo.
Scuola: permessi per diritto allo studio (150 ore) anno solare 2022
Ai sensi del CCNL 2016/2018 articolo 22 comma 4 – b4) sono i Contratti Collettivi Integrativi Regionali (CCIR) a definire le tipologie dei corsi, la ripartizione delle ore tra frequenza/esami/studio libero e l’ordine di priorità in base al quale vengono graduate le domande, regolando altresì una possibile quota-massima assegnabile in relazione alla tipologia stessa del percorso, per consentire di soddisfare un maggior numero di richieste.
Le disposizioni sono di carattere generale e non precludono l’iscrizione alle università telematiche.
I permessi accordabili riguardano una quota di beneficiari non superiore al 3% dell’organico in servizio a livello provinciale (DPR 395/1988); in caso di trasferimento/assegnazione provvisoria da altra provincia l’interessato, cui sono stati già concessi i permessi, conserva la parte-oraria residua fino al 31 dicembre, senza che questo alteri il contingente disponibile nella nuova provincia.
Per la modalità e la tempistica di inoltro della domanda, occorre fare riferimento agli Uffici Scolastici Regionali e Ambiti territorialmente competenti, dove possono essere previste disposizioni più estensive per il personale a tempo determinato, ma anche scadenze anticipate per consentire la trasmissione in tempo utile da parte delle istituzioni scolastiche. Le comunicazioni sono pubblicate sui siti istituzionali.
Fonte: FLC CGIL