Le catastrofi ambientali degli ultimi mesi e l’ordinanza di chiusura delle scuole emessa dal Sindaco Cateno De Luca di chiusura di tutti i plessi scolastici di competenza della Città metropolitana e del Municipio di Messina, per problemi di sicurezza hanno portato alla ribalta il tema della salute, dell’igiene e della sicurezza degli edifici scolastici.
Una ribalta che noi donne certamente non possiamo definire “inaspettata”, negli anni, numerosi studi hanno descritto una situazione della rete dell’edilizia scolastica fragile e precaria. Noi mamme, nonne, zie, lavoratrici impegnate a qualsiasi titolo nel settore scuola, siamo perfettamente a conoscenza delle criticità che investono gli istituti scolastici Messinesi.
I diversi interventi imposti dalla legislazione vigente in materia di sicurezza e i finanziamenti dello Stato, evidentemente non sono stati sufficienti per gli adeguamenti dell’edilizia scolastica.
Il Sindaco di Messina De Luca, ha spiegato a chiare lettere che “l’ordinanza ha la finalità di individuare, entro sette giorni, le certificazioni di cui è provvisto ogni singolo immobile e di acquisire un quadro riguardante eventuali istanze di finanziamento presentate o eventuali somme, pronto uso, per interventi da fare, ma a monte, ovviamente, la prima verifica è se esiste già un progetto che metta l’amministrazione nelle condizioni di poter agire”.
Fatte queste premesse , in città si assiste a un dibattito sterile …. Alcuni sostengono :” Tranquilli le scuole riapriranno… arriverà la deroga nel decreto milleproroghe ! Ancora :” qualcuno più in alto del Sindaco assumerà la responsabilità di far riaprire le scuole “.
A Messina , ancora una volta- dichiarano le promotrici del “Forum delle donne “si mette in campo il gioco dello “scaricabarile “ mentre in altri territori , quelli colpiti purtroppo dal terremoto, genitori e operatori scolastici hanno costituito dei comitati locali “Scuole sicure “per rivendicare sicurezza, noi continuiamo a giocare, a rimandare, a prorogare. Senza pretendere sanzioni per chi non ha fatto il proprio dovere. In Italia ci sono edifici scolastici non valutati nella vulnerabilità sismica. Si parla di prevenzione solo dopo una tragedia e poi dimentichiamo. Tutti dimentichiamo fino al verificarsi del prossimo evento.
Il “ Forum delle donne” lancia un monito. Noi donne non vogliamo essere costrette a scegliere tra “il diritto allo studio “ e il diritto alla sicurezza “. Entrambi i diritti devono essere esigibili. Nelle scuole ci vivono i nostri figli, ci vivono i lavoratori, molte di esse costruite con il cemento degli anni 70, non risultano in regola.
Noi donne dobbiamo avere coraggio…non dobbiamo aspettare la tragedia. Dobbiamo pretendere prevenzione .
Il Sindaco De luca ha fatto bene ad emettere l’ordinanza di chiusura delle scuole ma nel contempo chiediamo a tutta la politica a tutte le istituzioni soluzioni. Non possiamo e vogliamo pagare il prezzo di non sapere chi dovrà occuparsi dei nostri figli in caso di chiusura delle scuole .
Il Sindaco farebbe bene a requisire dei locali idonei per permettere ai ragazzi e ai lavoratori del settore di poter iniziare l’anno scolastico.
Noi donne non possiamo accontentarci dell’ennesimo provvedimento inserito nel decreto milleproroghe che rimanda la messa in sicurezza delle scuole , della normativa antincendio e alla verifica di vulnerabilità sismica.
Dobbiamo gridare con forza che il tempo dei rinvii e delle deroghe è scaduto. Gli istituti scolastici vanno adeguati alle norme sulla sicurezza sia con riferimento alla normativa antincendio e alla verifica della vulnerabilità.
Adeguare e mettere in sicurezza tutti gli edifici pubblici , programmare gli interventi rappresenta non soltanto l’esigibilità di diritti Costituzionalmente garantiti ma anche una opportunità di lavoro per un settore come l’edilizia i ormai fermo da anni – concludono le promotrici del “Forum delle donne “