gestione“Amministrare il futuro della scuola. Una priorità per la crescita del Paese”: è il titolo di una conferenza che si è tenuta a Roma per discutere dei temi legati a un corretto funzionamento del sistema scolastico e al ruolo del personale amministrativo nelle scuole.


“Parliamo di futuro con grande speranza perchè il presente è particolarmente difficile. Partendo dalle criticità del presente, che per l’amministrazione delle scuole vuol dire servizi amministrativi, e quindi tutta l’attività contabile e di organizzazione, sono particolarmente complessi. Una complessità aumentata dalla legge sulla “Buona scuola” la quale ha portato novità interessanti ma anche tanto gravame lavorativo oltre a una diminuzione del numero degli addetti ai servizi amministrativi, tecnici e ausiliari: nel complesso dal 2009 a oggi meno 46.520 unità. Quindi aumenta il lavoro e diminuiscono le persone”. Così commenta Giorgio Germani, presidente Anquap, Associazione nazionale quadri delle amministrazioni pubbliche.

 

“Ci si poteva anche stare con un digitale funzionante, ma purtroppo il digitale funziona parzialmente. Il sistema informativo del ministero dell’istruzione ha parecchie lacune che segnaliamo continuamente ma che purtroppo non vengono risolte. Quindi, da un lato l’aumento del lavoro in complessità, dall’altro la diminuzione del personale, il processo digitale che non avanza come dovrebbe e le complicazioni amminsitrativo-burocratiche che aumentano. Cosa chiediamo? Chiediamo di far funzionare meglio il sistema informativo, di semplificare per quanto possibile le normative di legge e di contratto ma chiediamo anche di recuperare almeno una parte dell’organico dei direttori sga, degli assistenti amministrativi e tecnici che si sono persi”.

 

“Peraltro abbiamo delle situazioni paradossali. Servizi esternalizzati, cioè l’affidamento a ditte esterne dei servizi di pulizia e sorveglianza, con accantonamento di 11.857 posti di collaboratori scolastici. Il costo del servizio è coperto dagli accantonamenti ma il servizio non funziona come con i collaboratori scolastici interni nelle scuole.Ultima questione di criticità: i co.co.co, un migliaio circa nelle scuole italiane che svolgono funzioni amministrative, ma in quanto co.co.co. non possono nemmeno avere accesso a dei profili di funzionamento dei siti. Questo ci crea delle problematiche e chiediamo il superamento di queste situazioni”.