Il personale Ata è oberato di lavoro: occorre ripristinare i 2mila posti tagliati dal Governo Renzi e tagliare la legge di spending review che non prevede supplenze brevi.
Per questi motivi, la Flc-Cgil ha consegnato il 21 giugno al Miur le 66.969 firme raccolte attraverso la petizione #sbloccATA: “abbiamo voluto, ancora una volta, dare voce al personale ATA che, pur completamente ignorato, continua a garantire ogni giorno il funzionamento delle scuole”, scrive il sindacato guidato da Francesco Sinopoli.
La stessa organizzazione Confederale ha prodotto un video (qui sotto) sul flash mob del 21 giugno davanti al Miur.
Nel video sono presenti alcuni lavoratori Ata “incatenati da una burocrazia lenta e pensante”: una scena simbolo della situazione lavorativa in cui versano oggi questi lavoratori della scuola ridotti di quasi 50mila unità negli ultimi sette anni.
Ecco, allora, la Dsga, trafitta dalle frecce delle mille incombenze da svolgere. ma anche l’assistente amministrativo che cerca di districarsi nella selva di password di ogni piattaforma informatica.
C’è pure il collaboratore scolastico forzatamente “multitasking” con sei braccia, che non bastano per svolgere tutti i suoi compiti e due assistenti tecnici, che non possono essere sostituiti in caso di assenza. Alla fine del flash mob, una nutrita delegazione, capitanata dal segretario generale Francesco Sinopoli, è salita a consegnare le firme: ai dirigenti ministeriali hanno chiesto formalmente, “di risolvere il problema del sottodimensionamento degli organici, ripristinando i 2.020 posti tagliati e abolire il divieto alle sostituzioni in caso di assenza”.