Breve resoconto delle iniziative sindacali finora note per il mese di novembre 2015.
13 novembre Cobas. Confermato lo sciopero scuola del 13 novembre, dopo la beffa della Legge di (in)stabilità + Unicobas + CUB.
“Nella Legge di (in)stabilità, grottesca “offerta” ai lavoratori/trici della scuola e del Pubblico impiego: dopo sei anni di blocco contrattuale, aumenti salariali di 8 euro (lordi) al mese. Confermiamo per il 13 novembre lo sciopero della scuola, che vogliamo unitario come a maggio-giugno e con manifestazione nazionale, contro l’applicazione della legge 107 e per un consistente recupero salariale per docenti ed Ata”
13 novembre ANIEF Sciopero 13 novembre. Anief: contro trasferimenti su ambiti territoriali, mancata assunzione precari II fascia. Chiede rinnovo contratto e scatti stipendiali precari.
“Con lo sciopero – che riguarda tutti i docenti, dirigenti, educatori, Dsga, personale Ata, di ruolo precari e si svolgerà nella stessa giornata di sciopero già indetto da Cobas e Unicobas – il sindacato vuole mettere in risalto le forti incongruenze e ingiustizie contenute sia nellaLegge di riforma 107/2015, sia nella Legge di Stabilità 2016 già approvata dal Consiglio dei Ministri la scorsa settimana. Entrambi i provvedimenti, contengono disposizioni che danneggiano ampie fette del personale, che impongono delle disposizioni inconciliabili con il mondo della scuola e della cultura in generale, che intendono sempre più ridurre a meri impiegati dei professionisti della formazione cui le famiglie italiane affidano i loro figli per formarli al meglio.”
13 novembre il SISA (Sindacato Indipendente Scuola e Ambiente) ha aderito allo “sciopero per il comparto scuola proclamato da USI SURF per l’intera giornata di venerdì 13 novembre 2015 per tutto il personale della scuola, docente, dirigente ed Ata.
13 novembre l’USI SURF, aderente alla Confederazione Unione sindacale italiana, proclama per il giorno 13 novembre 2015 lo sciopero nazionale per l’intera giornata, per tutto il personale a tempo indeterminato e determinato, atipico/precario per area docenti, non docenti e dirigenti impiegati del comparto scuola.
13 novembre l’organizzazione sindacale Cub Scuola Università e Ricerca ha indetto “uno sciopero di tutto il personale della scuola, docente, dirigente ed Ata, a tempo indeterminato e determinato per l’ntera giornata del 13 novembre 2015”.
20 novembre proclamazione sciopero pubblico impiego USB. Sciopero generale nazionale di tutte le categorie del personale pubblico proclamato per il 20 novembre.
Il Consiglio nazionale USB esprime una valutazione completamente negativa sul complesso dei provvedimenti contenuti nella legge di stabilità ed in particolare per quanto riguarda il vergognoso e sprezzante stanziamento di previsione per il rinnovo dei contratti di 3.200.000 lavoratori pubblici.
Lo stanziamento previsto per il rinnovo del contratto è di 200 milioni per il 2016, mentre nulla è previsto per il 2015 in totale contraddizione perfino con la sentenza della Corte Costituzionale che ha obbligato il Governo, suo malgrado, alla apertura dei contratti.
Un tale stanziamento, 5 euro medi lordi al mese di aumento, i tagli alle spese delle amministrazioni, il rinnovo del blocco del turnover, la costruzione di un sistema fiscale a misura delle imprese, la mancanza di provvedimenti tesi ad eliminare i guasti provocati dall’introduzione della legge Fornero, l’ennesimo assalto alla scuola pubblica, alla sanità, al welfare e la spinta ad ulteriori privatizzazioni in danno dei cittadini danno la cifra della considerazione, da parte del governo Renzi, della dignità e dei diritti dei lavoratori pubblici dopo sei anni di blocco contrattuale.
Guardando questo prospetto possiamo confermare che il numero degli scioperi del 2015, riferito ai primi nove mesi, confrontati con l’analogo periodo del 2014, ha fatto balzare la scuola al primo posto nella “classifica delle proteste”. Per la scuola fine 2014 – primi nove mesi 2015 è stato l’anno della riforma Renzi, cosiddetta della Buona Scuola, che a dispetto del nome ha creato molti malumori, se gli scioperi sono saliti da 16 a 45.