Dal 1° gennaio 2017 i titolari di reddito di impresa potranno sfruttare il credito d’imposta per le erogazioni liberali effettuate a favore degli istituti di istruzione, per la realizzazione di nuove strutture scolastiche, la manutenzione e il potenziamento di quelle esistenti e per interventi a favore dell’occupabilità degli studenti (“school-bonus”).
Nasce “6873”, il codice tributo da riportare nel modello F24 se si vuole utilizzare il bonus spettante a chi elargisce somme per la realizzazione di nuove strutture scolastiche, la manutenzione e il potenziamento di quelle esistenti e per interventi a favore dell’occupabilità degli studenti (“school-bonus”). A istituirlo, la risoluzione n. 115/E del 19 dicembre 2016.
Le disposizioni attuative della norma agevolativa (legge 107/2015, articolo 1, commi da 145 a 150) sono state dettate dal decreto 8 aprile 2016, mentre l’Agenzia delle Entrate, con la circolare 20/2016, ha fornito chiarimenti, tra l’altro, in merito all’utilizzo del credito d’imposta, specificando, tra l’altro, che lo stesso soggiace agli ordinari limiti di fruizione, fissati, dalla Finanziaria 2008, a 250mila euro.
Il beneficio è pari al 65% delle erogazioni liberali effettuate nei periodi d’imposta 2016 e 2017 e al 50% di quelle effettuate nel 2018, con un tetto massimo di 100mila euro di spese agevolabili per ciascun anno, e deve essere ripartito in tre quote annuali di pari importo, con possibilità di riportare in avanti, senza alcun limite temporale, l’eventuale quota non utilizzata. Per quanto riguarda le modalità di fruizione, le persone fisiche e gli enti non commerciali possono sfruttare il credito nella dichiarazione dei redditi, ai fini del versamento delle imposte sui redditi; invece, i contribuenti titolari di reddito di impresa lo utilizzano, a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello di effettuazione delle erogazioni, esclusivamente in compensazione.
A questi ultimi, dunque, è riservato il codice tributo “6873”, appena istituito e in uso a decorrere dal 1° gennaio 2017. Dovrà essere indicato nella sezione “Erario”, in corrispondenza di quanto esposto nella colonna “importi a credito compensati”. Nel campo “anno di riferimento”, andrà evidenziato l’anno in cui sono state effettuate le erogazioni liberali.