La Carta del docente 2024/2025 sta subendo diversi ritardi, oltre ai tagli già programmati: ecco cosa succede.
Ritardi consistenti quest’anno per la Carta del docente, in riferimento all’anno scolastico 2024/2025, il che fa salire la preoccupazione degli insegnanti.
Fino a quest’anno, questo strumento prevedeva un contributo di 500 euro, spendibili su due anni scolastici consecutivi.
È previsto, però, un taglio, che dovrebbe aggirarsi sui 75/100 euro.
Ecco cosa sappiamo.
Carta del docente 2024/2025: tutto quello che c’è da sapere
Secondo un recente sondaggio, la Carta del docente viene considerato uno strumento importante per l’aggiornamento professionale da oltre 3mila docenti.
Per quest’anno, come anticipato, la Carta è in ritardo e sul sito di riferimento si legge che la carta relativa allo scorso anno scolastico è terminata e prossimamente avrà inizio quella per il nuovo anno.
Mancano, però, delle date certe per il ritorno del contributo.
Una cosa certa, però, è che la Carta del docente subirà un taglio per quest’anno e sarà decurtata del suo valore. Ma, anche in questo caso, il valore preciso non è stato comunicato.
Il taglio del valore era stato stabilito dal governo Draghi, ma non è stata fissata l’entità. S’ipotizza che potrebbe arrivare una sforbiciata compresa tra 75 e 100 euro.
L’obiettivo sarebbe di far confluire le risorse risparmiate nel nuovo reclutamento del personale.
Ci sono, poi, diversi malumori per il ritardo della Carta di quest’anno. L’inizio dell’anno, infatti, prevede la programmazione di tutte le attività, compreso l’aggiornamento professionale obbligatoria e in tantissimi si chiedono quando arriveranno i soldi dovuti.
Cos’è la Carta del docente e come può essere utilizzata
La Carta del Docente è stata introdotta con la Legge 107/2015, art.1, comma 121, per consentire ai docenti di spendere un budget annuale in attività e materiali per la loro formazione.
Lo strumento è destinato a docenti di ruolo e supplenti annuali per un importo (finora) di 500 euro, spendibili su due anni scolastici consecutivi.
La Carta può essere utilizzata per diversi tipi di acquisiti:
- Libri e pubblicazioni (anche in formato digitale);
- Hardware e software;
- Corsi di aggiornamento presso enti accreditati dal Ministero;
- Iscrizioni a corsi di laurea o post-laurea;
- Biglietti per spettacoli dal vivo, eventi culturali o musei.
Sulla carta docente una vera vergogna e la politica non ne parla. Scuola inizia il 2 settembre…
Confluire nel reclutamento dei docenti? Cioè dobbiamo autopagarci? E come categoria non facciamo nulla? La vergogna siamo noi che accettiamo tutto, normale che ci trattino da zerbino