A rischio l’apertura della scuola in presenza senza interventi concreti. Oltre la retorica degli annunci, dati allarmanti sulla diffusione dei contagi nel contesto sociale più ampio.
La FLC CGIL considera utile l’introduzione del green pass e sollecita i tavoli di confronto previsti dal Protocollo sulla sicurezza.
Tra il 18 e il 19 luglio l’indice Rt è passato da 1,3 a 1,8 e, intanto, la fascia d’età più colpita dalla variante Delta (sessanta volte più trasmissibile della precedente) è quella che va tra i 10 – 19 e tra i 20 – 29 anni.
Per una parte della popolazione scolastica, tra i 10 e i 19 anni, pari a 5milioni e 700mila risultano vaccinati con prima dose il 21,35 % e solo il 6,72% con seconda dose (Fonte: ISTAT, Covid-19 Opendata Vaccini).
Il CTS nel parere diffuso il 16 luglio 2021 sostiene l’importanza della vaccinazione nella scuola, per il personale e per gli studenti a partire dai 12 anni, anche in considerazione della recente approvazione del vaccino Pfizer/BioNTec.
A rischio apertura della scuola in presenza
Il tema della riapertura dell’anno scolastico si inserisce all’interno di un quadro complessivo preoccupante, di cui le fasce giovanili sono un tassello estremamente importante.
Il contesto scolastico, assolutamente immutato per misure di prevenzione rispetto allo scorso anno, con le medesime dotazioni di personale, di capienza dei locali e di organizzazione dei trasporti, può contare, secondo i dati oggi disponibili sul livello nazionale, una copertura del personale all’86% e degli studenti al 6,72%.
È assolutamente indispensabile agire immediatamente sul contesto generale oltre che prevedere misure di intervento straordinarie per la sicurezza a scuola, per cui abbiamo chiesto
- l’abbassamento del numero di alunni per classi
- e il reclutamento del personale per garantire la frequenza in classe in presenza e in sicurezza.
La predisposizione del green pass è una prima misura che può incentivare alla vaccinazione nei contesti diffusi, fatto estremamente positivo anche per la copertura degli studenti non vaccinati e della residua percentuale di personale scolastico.
L’appello della FLC CGIL
La FLC CGIL, intanto, in attesa delle determinazioni del governo, ribadisce che per garantire la frequenza in classe in presenza e in sicurezza è necessaria:
- l’assegnazione alle scuole per tutto il prossimo anno scolastico di un contingente di organico aggiuntivo “Covid”
- e l’individuazione modalità di reclutamento rapide e chiare dal punto di vista normativo, per la copertura di tutti i posti che, anche quest’anno saranno affidati ai docenti precari.
Inoltre sono queste le misure da attivare immediatamente per non compromettere ancora una volta l’anno scolastico:
- mantenere il personale dei settori dell’istruzione tra le categorie prioritarie per la vaccinazione
- avviare una programmazione a livello nazionale con tavoli locali di coordinamento relativa ai trasporti, soprattutto in vista della riapertura delle scuole secondarie
- e predisporre rilevazioni statistiche e screening per una fotografia iniziale delle condizioni di diffusione del virus e per il monitoraggio periodico di eventuali focolai:
Per questo, è indispensabile l’avvio dei tavoli di confronto permanente già previsti dal protocollo d’intesa nazionale sottoscritto il 6 agosto 2020 tra il Ministero dell’Istruzione e i sindacati scuola.
Fonte: FLC CGIL