Gli insegnanti potranno aspirare a svolgere due nuove funzioni come l’insegnante «mentor», specializzato nella didattica, e quello «quadro-intermedio», più finalizzato al supporto organizzativo”.
Il Governo conferma l’intenzione di assumere cento quarantamila precari della scuola ad iniziare dal prossimo 1° Settembre 2015. A prevederlo sarà il decreto «Buona scuola», atteso sul tavolo del Consiglio dei ministri entro fine febbraio. Il ruolo del Parlamento in questa fase sarà, quindi, ridotto al minimo vista la scelta del decreto legge che dovrà essere convertito a tappe forzate per poter essere pronti entro luglio per gli adempimenti amministrativi e per far partire la nuova scuola dal prossimo anno scolastico 2015-2016.Il primo passo per la Riforma della Scuola è contenuto però nella legge di Stabilità che ha previsto il finanziamento del piano straordinario di assunzioni a decorrere dall’anno scolastico 2015-16 di tutti i precari storici iscritti nelle graduatorie a esaurimento aggiornate a luglio 2014 e dei vincitori e idonei dell’ultimo concorso bandito nel 2012.
Ma che cosa ci sarà nel decreto? I titoli dei capitoli sui quali il governo ritiene di intervenire a breve spaziano dall’allargamento dell’organico di diritto e la definizione di quello «funzionale» inteso come una nucleo di professori senza cattedra a disposizione di una rete di più scuole vicine sul territorio per coprire posti vacanti, spezzoni e buchi che altrimenti verrebbero assegnati ogni volta a un docente diverso; il superamento delle supplenze brevi; l’ampliamento delle classi di concorso e le regole per la mobilità geografica degli insegnanti; la nuova procedura di abilitazione dei docenti; il ripensamento dello stato giuridico del docente con riferimento a quelli che nel documento vengono definiti come gli «scatti di competenza» legati alla valutazione e alla valorizzazione delle competenze didattiche dei docenti; le risorse per il fondo per il miglioramento dell’offerta formativa; il rafforzamento del ruolo dei presidi con maggiore autonomia delle scuole; le nuove competenze dei ragazzi; le regole per l’ingresso dei privati nelle scuole; la semplificazione delle regole per la procedura di alternanza scuola-lavoro e infine la revisione delle procedure amministrative potenziando la digitalizzazione degli uffici e delle segreterie.
“Il nocciolo della Riforma Renziana è comunque la ridefinizione dello status giuridico dell’insegnante e i cd. scatti di competenza” spiega oggi dalle pagine del «Sole 24ore» il sottosegretario all’Istruzione, Davide Faraone. “Nella buona scuola ci saranno risorse per far crescere le loro busta paga, risorse che saranno assegnate per almeno due terzi in base al merito. Gli insegnanti potranno aspirare a svolgere due nuove funzioni come l’insegnante «mentor», specializzato nella didattica, e quello «quadro-intermedio», più finalizzato al supporto organizzativo”.
Il Sottosegretario sottolinea peraltro come nella scuola «lo Stato abbia per molto tempo applicato il vecchio scambio della prima Repubblica: “basso stipendio, richieste minime”, senza alcuna valorizzazione delle differenze». «La carriera è un diritto degli insegnanti. Già oggi – spiega – una parte significativa dei professori non si concepisce come mero esecutore di compiti, ma come professionista, progettista di percorsi formativi o come quadro che supporta il preside e la scuola». Da qui l’idea del Governo di superare «l’omologazione e la mancata differenziazione del lavoro» e la convinzione che è il «momento di cambiare visto che sono maturi i tempi per costruire percorsi di carriera per i professori».
Del resto, le scuole sono realtà con oltre un centinaio di insegnanti (oltre alpersonale amministrativo). Oggi sono gestite da un dirigente alle prese con un’unica categoria di personale. Domani, cioè all’inizio del prossimo anno, scolastico, in ogni istituto ci sarà un 20%30% di personale docente, che oltre agli scatti legati alla valutazione, potrà accedere ai due percorsi di carriera. Il primo, sarà orientato a supportare la didattica. Saranno figure “mentor”, che potranno anche fare da tutor ai 140mila neoassunti il prossimo 1° settembre” conclude.
FONTE: Pensioni Oggi (www.pensionioggi.it)
AUTORE: Nicola Colapinto