Disponibili i testi dei contratti, con annesse le parti economiche e un quadro sinottico con cui si riassume l’andamento delle retribuzioni tabellari.
In Puglia si è finalmente conclusa la contrattazione regionale relativa alla retribuzione variabile dei dirigenti scolastici.
È un risultato importante, ottenuto anche grazie alla lunga e aspra vertenza sindacale che, sempre al fianco della FLC CGIL nazionale, la FLC CGIL Puglia con coerenza e determinazione, ha portato avanti per 4 anni con una intensa campagna di mobilitazione, con assemblee territoriali, la partecipazione a molteplici scioperi, l’adesione alle numerose manifestazioni regionali e nazionali e molte altre iniziative unitarie.
La riduzione del Fondo Unico Nazionale dopo il decreto Tremonti ha progressivamente ridotto il FUN e quindi il salario variabile (cioè la retribuzione di posizione + la retribuzione di risultato) dei dirigenti scolastici. Questo è evidente nel quadro sinottico.
I dirigenti pugliesi che erano già in servizio nel 2012/13, tuttavia, hanno continuato a ricevere mensilmente la retribuzione di posizione di quell’anno perché, in assenza di una nuova contrattazione, è stato applicato “ultrattivamente” il contratto 2012/13 anche negli anni successivi. Contestualmente, però, ai dirigenti pugliesi non era stata attribuita la retribuzione di risultato degli anni 2013/14 e 2014/15.
Per questo motivo:
1. le maggiori somme erogate sulla retribuzione di posizione saranno ora compensate con la retribuzione di risultato non riscossa per il 2013/14 e 2014/15
2. Tranne alcune eccezioni, nessuno dovrà restituire somme già riscosse e quasi tutti riceveranno anche una piccola somma di retribuzione di risultato per il 2013/14 e 2014/15.
3. I dirigenti scolastici assunti dal 1 settembre 2013, che erano stati collocati prudenzialmente tutti in terza fascia dall’amministrazione, riceveranno ora finalmente il conguaglio di quanto non percepito negli anni passati.
Nell’A.S. 2015/16, grazie a una lunga e aspra vertenza sindacale che abbiamo portato avanti per 4 anni, con molteplici scioperi, manifestazioni regionali e nazionali e altre iniziative unitarie, i fondi strutturali della legge 107, riportano la retribuzione media di posizione dei dirigenti sostanzialmente (con una lievissima riduzione) ai livelli del 2012/2013.
Inoltre, per i maggiori oneri relativi all’applicazione della nuova legge, solo per il 2015/16, nella 107sono stati previsti, una tantum, fondi destinati alla retribuzione di risultato. Per l’anno scolastico trascorso, quindi, tutti riceveranno un aumento una tantum sul risultato rapportato alla fascia in cui è collocata la loro istituzione scolastica.
Nei prossimi giorni, l’USR pubblicherà la collocazione annuale nelle fasce di pertinenza delle singole istituzioni scolastiche.
Il contratto 2015/16 andrà a regime dopo che la Ragioneria avrà vistato tutti i CIR. Tempi differenziati del visto potrebbero produrre temporanee incongruenze con quanto sopra riportato. Per esempio: se la Ragioneria dovesse vistare a febbraio solo il 2013/14 e il visto sul CIR 2015/16 arrivasse a giugno, per 4 mesi la retribuzione avverrebbe con le cifre (svantaggiosissime) del CIR 2013/14 e ciò comporterebbe importi più bassi sul cedolino di quelle quattro mensilità ma con la garanzia che le somme mancanti verrebbero comunque restituite come arretrati dopo il visto al CIR 2015/16.
Naturalmente il ragionamento è molto più complesso per quanto riguarda il calcolo pensionistico: per un approfondimento su questo aspetto, e per discutere altri temi all’ordine del giorno (valutazione dei dirigenti, formazione, ecc.), vi aspettiamo ai seminari che la FLC CGIL terrà il 7 a Lecce e Foggia e l’8 a Bari con modalità, tempi e sedi che saranno comunicati a breve sul questo sito.
In allegato una copia dei contratti, con annesse le parti economiche e un quadro sinottico con cui si riassume l’andamento delle retribuzioni tabellari.