L’utilizzo del registro elettronico è ormai stato introdotto nella generalità delle scuole: ed è per questo che il Garante della Privacy ha voluto vederci chiaro.
Registro Elettronico: il Garante della Privacy interviene sull’argomento con un recente parere.
In particolare, con la risposta ai quesiti fornita l’8 Gennaio scorso, il Garante ha ritenuto di intervenire a seguito della segnalazione di un Docente.
L’insegnante in questione ha ricevuto ben 4 procedimenti disciplinari per non aver usato il Registro Elettronico allo scopo di tutelare la privacy dei propri alunni e delle famiglie.
Ecco tutte le indicazioni fornite dall’Autorità.
Registro Elettronico: il Garante della Privacy fornisce chiarimenti
Il Garante ha così ritenuto utile fornire chiarimenti sulla corretta applicazione della normativa in materia di protezione dei dati personali all’interno delle scuole. Questo anche allo scopo di sviluppare nella comunita scolastica (che include alunni, famiglie e personale della scuola) una sempre maggiore consapevolezza dei propri diritti e doveri.
Per quanto riguarda il registro elettronico, il Garante informa che le scuole devono rendere noti alle famiglie e ai ragazzi, attraverso un’adeguata informativa, i dati che raccolgono e le modalità di utilizzo degli stessi.
In merito alla tematica relativa all’utilizzo del registro elettronico, il Garante ha ricordato che il MIUR avrebbe dovuto predisporre il suddetto
“Piano per la dematerializzazione delle procedure amministrative in materia di istruzione, università e ricerca e dei rapporti con le comunità dei docenti, del personale, studenti e famiglie”
che non risulta, a tutt’oggi, adottato.
Sembrerebbe inoltre che siano emersi taluni profili critici derivanti dall’utilizzo del registro elettronico. In relazione al quale non si effettuerebbe una valutazione d’impatto sui diritti e le libertà degli interessati ai sensi dell’art. 35 del Regolamento (UE) 2016/679.
A questo link il testo completo del parere del Garante.