I Quota 96 del 2012 hanno il dente avvelenato, dopo anni di promesse e di delusioni, la sentenza favorevole al loro pensionamento data in anteprima dalla nostra redazione, ha riaperto le speranze.
C’è chi ha raggiunto e superato quota 100, ma le speranze sono le ultime a morire. E la sentenza del giudice del lavoro di Salerno che ne ha pensionati ben 42 ha rinvigorito l’azione di protesta.
Così, i Quota 96 della scuola si stanno riorganizzando e stanno per inviare in massa una diffida direttamente al Premier Renzi. In essa si fa riferimento alla sentenza emessa dal Tribunale di Lavoro di Salerno n. 4216 del 3/11/14, col quale è stato riconosciuto il diritto del personale della scuola appartenente alla “Quota 96” ad essere collocato in quiescenza alla data del 01/09/2012.
Nel testo della diffida si chiede che gli effetti della sentenza vengano estesi a tutto il personale della scuola che ha i requisiti per il pensionamento, al fine di scongiurare ulteriori procedimenti giudiziari.
Per rinfrescare un po’ la memoria bisogna ricordare che, per l’appunto, 42 docenti della Quota 96 che hanno vinto un ricorso presso il Tribunale del lavoro di Salerno.
Nel passo “cruciale” della sentenza, pubblicato dal quotidiano “Il Mattino”, il ricorso “deve essere accolto e per l’effetto accertato e dichiarato il diritto dei ricorrenti al collocamento in quiescenza alla data dell’1.9.2012”.
Si apre La Porta della pensione per i docenti Quota 96 del 2012 che sono rimasti bloccati in servizio a causa di una “svista” nella Legge Fornero sulle pensioni.
Una legge per la quale, ricordiamo, a giorni è stato dato il via ad un referendum abrogativo promosso dalla Lega.
A quanto pare i Quota 96 potranno sperare anche nella soluzione dei tribunali, se i giudici del lavoro d’Italia vorranno seguire le orme dei colleghi di Salerno. Si trasformerebbe in un duro colpo per le casse dello Stato, facendo saltare tutti i calcoli di risparmio che in questi anni la Ragioneria dello Stato ha avanzato come motivo della bocciatura del pensionamento.
Il problema vero, infatti, non è stato il numero complessivo degli aventi diritto, che dai 4mila di due anni fa è calato a seguito degli ultimi pensionamenti, quanto il numero degli aventi diritto, di coloro che negli anni hanno scelto soluzioni penalizzanti pur di andare in pensione o di color che nel contempo sono andati in pensione secondo le nuove regole della riforma Fornero.
Dunque il segretario A. Gallotta comunica il grande successo ottenuto dall”Ufficio legale dello Snals di Salerno con la sentenza n 4216 del 3/11/14.
Il giudice dott.ssa Laudati ha riconosciuto il diritto a 42 docenti, difesi dall’avv. E.Izzo, di essere collocati in quiescenza dal 1° settembre 2014.
E così, mentre il Ministero annuncia un un monitoraggio degli aventi diritto, alcuni docenti Quota96 hanno ottenuto in tribunale ciò che chiedono ormai da anni.
Una delle proposte del Ministero è il passaggio dei Quota 96 dall’organico di diritto all’organico funzionale, appena la riforma prospettata ne La Buona Scuola entrerà in vigore. In questo modo potranno essere dispensati dall’insegnamento, svolgendo mansioni diverse, legate all’organizzazione delle scuole.
Proposta che ai Quota non è mai andata giù. La notizia di oggi potrebbe riaprire le speranze per il pensionamento di questi lavoratori della scuola che dopo la riforma Fornero si sono visti prolungare la permanenza a lavoro a seguito di un errore.
Dopo i fallimenti della politica la parola passa ai tribunali.
FONTE: Orizzonte Scuola (www.orizzontescuola.it)