bando-mense-scolastiche-2022-terminiLe mense scolastiche rappresentano un aspetto cruciale per molte famiglie italiane, garantendo pasti nutrizionalmente equilibrati ai loro figli durante l’orario scolastico: ma quanto costano? E come sta intervenendo il PNRR in quest’ottica?


I costi associati a questo servizio possono infatti variare notevolmente da regione a regione, come evidenziato dalla recente VII indagine condotta da Cittadinanzattiva.

Questo dossier evidenzia la necessità di affrontare le disuguaglianze regionali nei costi delle mense scolastiche e di garantire un’adeguata distribuzione delle risorse per migliorare l’accesso e la qualità di questo servizio fondamentale per le famiglie italiane.

Quanto costano le mense scolastiche alle famiglie italiane?

Secondo i dati emersi dall’indagine, una famiglia ha speso in media 84 euro al mese per un figlio iscritto alla scuola dell’infanzia e 85 euro al mese per un figlio iscritto alla scuola primaria. Questo si traduce in un costo medio per pasto di 4,20 euro per la scuola dell’infanzia e 4,26 euro per la scuola primaria. Tuttavia, è importante notare che ci sono significative disparità regionali in termini di costi. Ad esempio, la Basilicata risulta essere la regione più costosa, con un costo mensile medio di 109 euro, mentre la Sardegna è la regione più economica, con tariffe di 61 euro per l’infanzia e 65 euro per la primaria.

L’indagine ha anche evidenziato un aumento dei costi rispetto all’anno precedente, con un incremento medio del 3%. Questo aumento, tuttavia, varia notevolmente da regione a regione, con la Calabria che registra un aumento del 26% e l’Umbria una riduzione del 9%.

A livello di singoli capoluoghi di provincia, sono emerse ulteriori differenze nei costi dei pasti. Ad esempio, le famiglie di Barletta spendono meno, con un costo di 2 euro a pasto sia per l’infanzia che per la primaria, mentre a Torino si spende di più per l’infanzia (6,60 euro a pasto) e a Livorno e Trapani per la primaria (6,40 euro a pasto).

Il ruolo del PNRR

Riguardo agli interventi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per migliorare le mense scolastiche, l’indagine ha rilevato una distribuzione diseguale delle risorse, con il Sud che riceve solo la metà dei fondi previsti dal piano originario.

Inoltre, su un totale di 1052 interventi previsti a livello nazionale, poco più della metà prevede la costruzione di nuove strutture mensa, mentre il restante si divide tra interventi di demolizione, ricostruzione ed ampliamento, e interventi di riqualificazione, riconversione e messa in sicurezza di strutture esistenti.

Il testo dell’indagine


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it