Educatori dell’infanzia: l’iscrizione all’albo non sarà necessaria almeno fino al 2026, ecco tutte le ultime novità in visto dell’avvio imminente delle attività scolastiche.


Le recenti dichiarazioni dei ministri della Giustizia, Carlo Nordio, e della Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, hanno portato chiarezza su un tema di grande rilevanza per il settore educativo: i requisiti per l’esercizio della professione di educatore scolastico dell’infanzia non subiranno modifiche almeno fino al 2026. Questa precisazione è arrivata in risposta alle numerose richieste di chiarimento in vista della ripresa delle attività educative nei servizi per l’infanzia.

Proroga per l’iscrizione all’albo degli educatori: non servirà fino al 2026

Secondo quanto riportato nella nota congiunta dei due ministri, non vi sarà alcuna variazione nei requisiti necessari per operare come educatori scolastici dell’infanzia, almeno fino all’anno scolastico 2026-2027. Questo significa che, fino a tale data, non sarà obbligatoria l’iscrizione all’Ordine degli educatori professionali socio-pedagogici, un tema che aveva sollevato preoccupazioni tra gli addetti ai lavori.

Il chiarimento è particolarmente significativo per i Comuni italiani, i quali potranno continuare ad utilizzare le graduatorie comunali esistenti per il personale educativo e ausiliario, senza necessità di nuovi titoli di studio, come previsto dall’articolo 15-bis del decreto-legge n.19 del 2024. Questa deroga rappresenta una soluzione temporanea ma essenziale per garantire la continuità lavorativa dei supplenti attualmente impiegati nei nidi e nelle scuole dell’infanzia gestite dagli enti locali.

La decisione del governo di mantenere in vigore le attuali normative per i prossimi anni è stata accolta con favore dai Comuni, rappresentati dall’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (Anci). L’Anci ha sottolineato come questo intervento normativo contribuisca a mitigare le preoccupazioni emerse con l’introduzione della legge 55/24, che aveva introdotto l’obbligo di iscrizione all’albo per gli educatori operanti nei servizi educativi per l’infanzia.

Come cambieranno le cose dal 2026?

Dall’anno scolastico 2026/2027 sarà obbligatoria l’iscrizione all’Albo che permette l’esercizio delle professioni di educatore socio-pedagogico e di educatore nei servizi educativi per l’infanzia.

Quindi avrà valore effettivo come registro per questi professionisti, come avviene anche per altre figure come ad esempio i commercialisti, gli ingegneri o i giornalisti.

Gli educatori professionali socio-pedagogici, che ricoprono un ruolo chiave nei servizi socio-educativi e assistenziali, dovranno soddisfare i seguenti requisiti per l’iscrizione all’albo:

  • Laurea triennale in ambito socio-pedagogico o titolo equivalente
  • Accertamento delle competenze professionali acquisite

Per esercitare legalmente come pedagogista, sarà invece necessario possedere una delle seguenti lauree magistrali o specialistiche:

  • Laurea in Programmazione e Gestione dei Servizi Educativi (56/S, LM-50)
  • Laurea in Scienze dell’Educazione degli Adulti e della Formazione Continua (65/S, LM-57)
  • Laurea in Scienze Pedagogiche (87/S, LM-85)
  • Laurea in Teorie e Metodologie dell’E-learning e della Media Education (87/S, LM-93)
  • Laurea in Scienze dell’Educazione o in Pedagogia secondo l’ordinamento precedente al D.M. 509/1999

L’abilitazione per l’esercizio della professione sarà conferita al termine di un esame finale, che includerà un tirocinio formativo. La legge prevede inoltre che anche gli insegnanti universitari e i ricercatori che hanno contribuito significativamente al campo della pedagogia possano iscriversi all’albo.