Ecco tutte le proposte elencate dal Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani.
Le proposte arrivano dal Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani, che mette al centro del programma del futuro Ministro dell’Istruzione tutti gli attuali punti nevralgici che affliggono il mondo della Scuola.
In primo luogo si auspica che il prossimo inquilino di viale Trastevere sia selezionato in base alle idee progettuali, ai programmi, alla conoscenza reale del mondo scolastico piuttosto che in ordine a rapporti di equilibrismo tra le litigiose forze in campo.
L’agenda del futuro ministro deve inoltre contenere alcune tematiche fondamentali per il buon funzionamento del settore, ed una più equa riorganizzazione della pubblica amministrazione.
Ecco qui di seguito tutte le proposte elencate dall’Associazione.
Le proposte per il Programma del futuro Ministro dell’Istruzione
- Ridefinizione delle regole di mobilità per favorire la crescita professionale e il ricongiungimento al nucleo familiare di origine.
- Eliminazione delle classi pollaio.
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- Tetto massimo per aula di 18 alunni (16 ove siano presenti alunni disabili).
- Durante il periodo di crisi epidemica, tetto massimo pari al 50% dell’attuale numero di alunni. Con conseguenziale rideterminazione del rapporto docente-alunni e nomina di nuovi docenti per coprire le esigenze di gestione.
- Avvio sperimentale dell’introduzione della figura del Difensore scolastico. I docenti con background formativo in materie giuridiche ed economiche possono assumere il ruolo di mediatore di conflitti nel settore scolastico.
- Promozione della materia alternativa “Diritti Umani
- Riformulazione della disciplina di Educazione civica, così come prevista dal D.M. 35 del 22 giugno 2020, con assegnazione dell’incarico di insegnamento in via esclusiva
- ai docenti della classe di abilitazione A-46 Discipline giuridiche ed economiche
- o ai docenti di potenziamento dell’area socioeconomica e per la legalità
- o, ancora, potenziamento umanistico socioeconomico e per la legalità.
- Concorso stabilizzazione precari. Potenziamento dell’organico ed un’immissione in ruolo dei precari storici (minimo 36 mesi di insegnamento) entro settembre 2021.
- Ridefinizione dei criteri di accesso alla funzione di Dirigente Scolastico e indizione di concorso riservato.
- Riconoscimento della professione docente quale lavoro usurante e gravoso.
- Aumento delle retribuzioni e dei bonus accessori per i docenti e per il personale ATA.
- Sicurezza. È prioritario lo stanziamento di maggiori risorse economiche per la messa in sicurezza, degli edifici scolastici, garantendo ambienti di lavoro salubri.
A questo link il testo completo del Comunicato Stampa.
Fonte: Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani