miur ataRiceviamo e pubblichiamo il comunicato inviato dalla Segreteria del Sindacato Scuola Feder.ATA, riguardante la richiesta di un incontro con il MIUR per le urgenti problematiche del Personale ATA.


Spett/le Ministro del M.I.U.R

 

Sen. Valeria Fedeli

 

e, p.c. ai Colleghi ATA

 

Loro Sedi

 

 

 

Oggetto: Richiesta urgente incontro per problematiche del Personale ATA

 

 

 

Spett/le Ministro Sen. Fedeli,

 

Le chiediamo cortesemente un incontro urgente per cercare di trovare una valida soluzione alle numerose problematiche relative al personale Amministrativo Tecnico e Ausiliario della Scuola, e ci permettiamo di offrirLe il nostro competente ed autorevole contributo.

 

Le facciamo presente che il nostro Sindacato, fin dalla sua istituzione, ha sempre avuto un fortissimo consenso, sia a livello sindacale che mediatico; i nostri documenti vengono letti da moltissimi utenti, anche sui social network , le nostre richieste vengono condivise dalla quasi totalità del Personale ATA, tanto è vero che anche tutte le altre forze sindacali stanno traendone spunti per i loro programmi e per le loro piattaforme contrattuali.

 

Gli scioperi del 18 Marzo 2016 e del 17 Marzo 2017 proclamati da Feder.ATA sono stati un successo, nonostante i ripetuti tentativi di boicottaggio da parte di molti, perchè finalmente gli ATA hanno capito la validità delle nostre giuste rivendicazioni ed hanno protestato in massa; nessuna sigla sindacale ha mai raggiunto una così alta percentuale di scioperanti ATA.

 

Feder.ATA è riuscita a convincere i Colleghi ATA a protestare con gli scioperi, con legalità e nel rispetto delle regole, senza grandi mezzi economici, senza distacchi sindacali e senza nessun privilegio, continuando ad essere puntualmente ogni giorno in servizio e cercando di lavorare nel migliore dei modi con la forza delle giuste idee, con l’onestà, la competenza e la professionalità che hanno sempre contraddistinto il nostro Sindacato.

 

La nostra Scuola sta cambiando e non sempre in maniera positiva, soprattutto nei confronti del Personale ATA, che sta mutando, giustamente, il proprio modo di pensare, si sta ribellando a questa situazione di grave disagio, e sta dirigendosi verso un nuovo sistema di rappresentanza sindacale.

 

Tutto il Personale ATA, negli ultimi, è in grave sofferenza lavorativa, come abbiamo più volte esplicitato. A titolo esemplificativo Le esponiamo alcune delle principali criticità e difficoltà lavorative quotidiane e le richieste che Vi abbiamo già presentato:

 

1. Violazione art. 36. della Costituzione che recita “il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa”;
2. Mancata considerazione nella riforma “La Buona Scuola” di tutta la categoria;
3. Mancato riconoscimento giuridico ed economico delle mansioni svolte;
4. Inserimento del personale di altre amministrazioni negli organici del personale ATA;
5. Transito dei docenti “inidonei” o dei docenti tecnico-pratici perdenti posto nei ruoli degli Assistenti Amministrativi e Tecnici;
6. Revisione o annullamento dell’accordo che regola lo svolgimento delle funzioni miste, tenendo conto fra l’altro che molti comuni non elargiscono i necessari fondi;
7. Revisione dei parametri per le tabelle degli organici con relativo superamento delle attuali regole restrittive;
8. Revisione di tutte le attuali Aree o Profili;
9. Mancato riconoscimento del Bonus scuola (500 euro) anche a tutto il personale ATA;
10. Passaggio in area D di tutti gli Assistenti Amministrativi in possesso della seconda posizione economica con almeno 24 mesi di servizio nel profilo superiore;
11. Passaggio in area C di tutti gli Assistenti Amministrativi e Tecnici con relativo svuotamento del profilo B;
12. Passaggio in area AS di tutti i Collaboratori Scolastici;
13. Soppressione dei commi 332-333-334 della Legge 190 del23 dicembre 2014
14. Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2015) e successive – riguardanti le supplenze brevi e l’organico del personale ATA;
15. Pressioni ormai insostenibili subite dai Collaboratori Scolastici a causa soprattutto delle diminuzioni di organico e dei divieti di nomina supplenti: aumento dei carichi di lavoro, turni iper flessibili e orario di lavoro spezzato, spostamento da un plesso ad un altro e/o, addirittura, da un comune all’altro, ore di straordinario assegnate d’ufficio;
16. Continue sollecitazioni lavorative rivolte al personale amministrativo, dovute al notevole aumento dei carichi di lavoro con pratiche sempre più complesse, alla diminuzione dei loro organici, al divieto di nominare supplenti, al malfunzionamento del sistema SIDI;
17. Decurtazione in organico dei posti di Collaboratore Scolastico ed Assistente Amministrativo in presenza dei co.co.co;
18. Re-internalizzazione dei servizi, superamento e annullamento delle norme dei servizi esternalizzati per pulizie e sorveglianza e ripristino dell’organico accantonato dei Collaboratori Scolastici (11.857 unità);
19. Contro una interpretazione forzata del mansionario dei Collaboratori Scolastici che presuppone che cambino pannolini agli alunni in grave situazione di handicap, senza una adeguata formazione;
20. Riconoscimento del profilo di videoterminalista agli Assistenti Amministrativi e D.S.G.A;
21. Mancato riconoscimento della figura di “Animatore digitale” agli Assistenti Tecnici ed eventuali Assistenti Amministrativi;
22. Mancata previsione della figura dell’Assistente Tecnico negli Istituti Comprensivi;
23. Mancata valorizzazione degli Assistenti Tecnici nella didattica laboratoriale;
24. Revisione del profilo di D.S.G.A: istituzione della dirigenza amministrativa o revisione del comma 7, art. 24 del D.I.44/2001, attribuendo al Dirigente Scolastico la responsabilità del consegnatario;
25. Separazione netta e chiara dei ruoli tra DS e D.S.G.A;
26. Revisione del profilo di D.S.G.A: equiparazione dal punto di vista economico ai Direttori Amministrativi di altri Enti Pubblici;
27. Ripristino dell’indennità di funzione superiore per gli Assistenti Amministrativi che svolgono le funzioni di D.S.G.A come era nell’art. 69 del vecchio C.C.N.L del 04.08.1995 dove erano presenti le Indennità di funzioni superiori e di reggenza e dove all’assistente amministrativo che sostituiva a tutti gli effetti il Direttore S.G.A per un periodo superiore a quindici giorni, nei casi di assenza o impedimento, veniva attribuita, per l’intera durata dell’incarico o della sostituzione, una indennità pari al differenziale dei relativi livelli iniziali di inquadramento e qualora si dia luogo all’affidamento in reggenza degli uffici, era corrisposta una indennità pari al cinquanta per cento di quella prevista per gli incarichi o le sostituzioni;
28. Eliminazione della temporizzazione e ricalcolo della ricostruzione di carriera dei Direttori S.G.A in servizio all’ 01.09.2000 fortemente penalizzati;
29. Istituzione di un organo esterno per le contestazioni di addebito al personale ATA.

 

 

Concludendo, Il Personale ATA di tutte le Aree svolge in modo prevalente, sotto il profilo qualitativo, quantitativo e temporale, funzioni superiori non retribuite e non valorizzate.

 

La Buona Scuola è stata descritta come investimenti, assunzioni, valorizzazione del merito, poteri e strumenti per una migliore gestione e organizzazione, ma, mentre il corpo docente è stato rivalutato e potenziato, il Personale ATA è stato ancora una volta dimenticato da tutti e soggetto ai soliti tagli annuali di Personale con la ridefinizione al ribasso degli organici a fronte di aumentate responsabilità.

 

Con la Legge 107/2015 inevitabilmente è molto aumentato il carico di lavoro di tutto il Personale ATA: è notevolmente cresciuta la responsabilità della gestione amministrativa per i D.S.G.A e gli Assistenti Amministrativi che si vedono costretti a dover anche gestire l’organico funzionale del personale docente, è cresciuta la responsabilità della gestione dei laboratori per gli Assistenti Tecnici e naturalmente anche i Collaboratori Scolastici, essendo sempre in prima linea con il loro supporto a tutte le attività didattiche degli Istituti, risentono di questa nuova situazione.

 

Pertanto tutto il lavoro del personale ATA aumenta ma il numero degli addetti ai servizi diminuisce progressivamente e notevolmente; non ci sono parole per commentare questa situazione così difficile. Restiamo in attesa di una Sua cortese risposta per poter offrire una fattiva e proficua collaborazione, e siamo a disposizione per qualsiasi chiarimento, nell’interesse dell’intera comunità scolastica italiana.