I precari della Scuola ancora in piazza sotto attacco del M5S. Vespa (AnDDL): “ci attendavamo le scuse del M5s per l’attacco senza senso della senatrice Granato. Chiediamo un transitorio che stabilizzi i lavoratori della scuola.”
Grande manifestazione in tutta Italia dei sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil alla quale ha aderito anche l’AnDDL (Associazione nazionale Docenti per i Diritti dei Lavoratori). Sit-in presso gli USR delle principali città hanno messo a nudo un sistema-scuola allo sbando. Fatto di proclami e non da soluzioni serie. O meglio soluzioni sulla pelle dei precari.
“Il prossimo anno farà registrare cifre sbalorditive riferite ai contratti a termine. 200mila precari continueranno a far funzionare la scuola statale, è la stima dei sindacati” – così il professor Pasquale Vespa, coordinatore UIL Scuola Precari e presidente AnDDL -. “Altro che continuità didattica, altro che rispetto dei Cittadini da parte di quei partiti e movimenti che hanno promesso la stabilizzazione in campagna elettorale. I politici del “Cambiamento” una volta incassati i voti si sono scatenati contro i lavoratori. Un concorsone aperto a tutti che manderà statisticamente i 30mila precari letteralmente in mezzo ad una strada. Questo è quanto sostenuto a spada tratto dai parlamentari a 5stelle”.
“E non basta. I precari della scuola con anni ed anni di esperienza alle spalle messi alla berlina da parlamentari del M5s a mezzo social” – continua il presidente Vespa -. “Ho atteso. Abbiamo tutti atteso invano le scuse del M5s per le offese gratuite della senatrice Granato che in un video postato su Facebook domenica scorsa (10 marzo, ndr) si difende a suo dire dall’essere stata “accusata ingiustamente da docenti di 3 fascia e da taluni sindacati a cui interessa solo fare tesseramenti e mantenere privilegi indebiti a discapito di tutti i cittadini italiani”.
Ma le scuse non sono arrivate
“Anzi la storia è sempre la stessa. Noi precari dovremmo abbandonare la battaglia per la stabilizzazione solo perchè loro hanno deciso di voltarci la faccia!”. è il duro commento di AnDDL.
“Ci preme sottolineare che la signora in questione è anche una docente di ruolo che si erge a paladina in difesa della Costituzione italiana. Quante sciocchezze in poco più di 3 minuti di video! Negano un transitorio per i laureati con esperienza ma ne hanno indetto uno per la scuola dell’Infanzia e della Primaria, garantendo l’accesso al concorso privo di selezione a chi negli ultimi 8 anni ha acquisito semplicemente due anni di servizio ed è in possesso di un diploma magistrale”.
“Cosa desidera la signora che siede sugli scranni di palazzo Madama pagata da tutti noi cittadini. Cittadini silenti? Sindacati ossequiosi? Non sarà così!“
“Sono 4 anni che chiediamo alla classe politica di dare una risposta politica! E il Governo del Cambiamento cosa fa? Peggio del Pd cancellando la fase transitoria per i precari di Terza Fascia sostenendo la via del concorsone aperto a tutti senza rispettare il Punto 22 del Contratto di Governo giallo-verde che parla appunto di Fase Transitoria per la stabilizzazione del precariato!”
Un Governo che non dà risposte
“E poi siamo stufi di sentirci dire che loro sono per la Costituzione e noi accusati di chissà quale nefandezza perchè ci siamo rivolti ai Tribunali della Repubblica Italiana perchè ci riteniamo parte lesa! Forse che la signora ci crede in una repubblica della banane? Siamo stanchi delle discriminazioni. Chiediamo per noi un concorso come quello del 2018, abilitante. Vogliamo ricordare che il Concorso 2018 riservato agli abilitati era NON SELETTIVO e voluto e votato dal M5s in commissione cultura da tutto il manipolo del M5s capitanato dall’ex parlamentare Silvia Chimienti che ha usufruito dell’opportunità che ha sostenuto in Commissione cultura la scorsa legislatura. Loro si votano i privilegi e poi noi saremmo da condannare?”
“La Legge Madia stabilizza i precari della ricerca. E che dire della graduatoria del personale Ata che viene assunto senza concorso dopo 24 mesi di servizio? Tutti tranne i docenti precari. Cara senatrice la Costituzione Italiana all’articolo 97 recita così: “[…] Agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso, salvo i casi stabiliti dalla legge“. Noi sappiamo leggere la signora riesce a capire? Vergogna”, conclude il comunicato dell’Associazione Nazionale Docenti per i Diritti dei Lavoratori.