Mentre la legge di bilancio 2018 dal Senato approda alla Camera, nella rete della Ricerca pubblica cresce la mobilitazione e la protesta.
I CNR di Ancona, Bari, Bologna, Cagliari, Cosenza, Firenze, Lecce, Milano, Napoli, Palermo, Pisa, Roma, Sassari sono in presidio permanente da 20 giorni mentre all’INAF è stato dichiarato lo stato di agitazione. Alla Camera devono essere aumentati i finanziamenti alla Ricerca e deve essere modificato l’emendamento uscito dal senato. Per questo la FLC CGIL con CISL e UIL, insieme ai precari in mobilitazione, in primis i precari uniti CNR invita tutti a partecipare al grande presidio in piazza Montecitorio che si terrà il prossimo venerdì 15 dicembre dalle ore 10.30.
Abbiamo espresso soddisfazione per i provvedimenti riguardanti CREA, INAPP, ISPRA, ma come già affermato, quanto fatto rischia di non essere sufficiente.
La FLC CGIL, i lavoratori della ricerca, precari e stabili in occupazione e in mobilitazione, tutto il mondo della ricerca chiede al Governo e al Parlamento maggiori risorse finalizzate alla stabilizzazione per rendere vera e credibile la possibilità aperta dal decreto voluto dal Ministro Madia. Chiede poi ai presidenti degli Enti, a partire da Massimo Inguscio presidente del CNR, di attuare senza indugio la norma: occorre rinnovare immediatamente tutti i tempo determinato e gli assegnisti di ricerca aventi diritto; occorre poi quantificare al più presto e pianificare l’utilizzo per le assunzioni e le proroghe, delle risorse rese disponibili con l’autonomia finanziaria introdotta dal Dlgs 218/16.
Il Parlamento ha la grande occasione di varare un provvedimento che faccia giustizia dei lunghi anni di precarietà che si è riversata sul lavoro di questo settore e che metta in sicurezza l’infrastruttura della Ricerca Pubblica indebolita da anni di tagli indiscriminati: per raggiungere questo obiettivo occorre aumentare il finanziamento del fondo di stabilizzazione, eventualmente anche attraverso una più lunga programmazione. Accanto a questo è auspicabile che risorse già stanziate per la ricerca siano indirizzate al medesimo obiettivo, a partire da quelle per il progetto human tecnopole.
Ovviamente riterremmo gravemente inadeguati al proprio ruolo, quei Presidenti di Ente che in un momento di attenzione e mobilitazione come quello che vive oggi la Ricerca Pubblica, non si accingessero con puntuale rapidità all’applicazione della norma secondo la interpretazione della circolare applicativa. Ciò sia rispetto al rinnovo ex legge del personale precario a termine e con assegno avente i requisiti, che con riferimento al reperimento delle risorse di bilancio e da progetto necessarie a mantenere in servizio e a stabilizzare tutti.
Dunque venerdì 15 dicembre alle 10.30 in piazza Montecitorio grande mobilitazione per stabilizzare la Ricerca. Ricercatori/tecnologi e tecnici/amministrativi, tempo determinato o assegnisti: nessuno escluso!