La sentenza della Corte di Giustizia europea che chiede di stabilizzare i precari docenti ed ATA della scuola sbarca alla Camera, in occasione dell’approvazione della Legge di Stabilità. Chiesta assunzione per tutti i docenti e gli ATA interessati.
L’Ordine del giorno approvato è di SEL che affronta la questione degli ATA e della sentenza della Corte di giustizia europea. Personale del tutto dimenticato dalle linee guida contenute nel file “La Buona scuola”, se non per quanto riguarda i tagli che si sono, poi, concretizzati nella Legge di stabilità con un piano di investimenti nell’informatizzazione delle procedure di segreteria che condurrà ad un taglio di circa 2mila posti di lavoro e un risparmio di 56 mln di euro.
Ma la sentenza della Corte di giustizia europea è applicabile oltre che ai docenti, anche agli ATA, anzi, dagli ATA, come ci ricorda con una diffida il Conitp, è partito quell’iter che oggi ha portato ad una sentenza storica. Però, mentre per i docenti è previsto nella riforma un piano di assunzioni, sebbene criticato da molti, per circa 150 mila docenti, per gli ATA non è previsto nulla.
Ad impegnare il Governo ad affrontare la questione è intervenuta l’approvazione di un Odg presentato da Sinistra Ecologia e Libertà che sostiene come la Corte di Giustizia europea, a seconda degli anni e delle fonti, ha potuto verificare che circa il 30 per cento, o addirittura, secondo il Tribunale di Napoli, il 61 per cento del personale ATA delle scuole statali sia impiegato con contratti di lavoro a tempo determinato e che, tra il 2006 e il 2011, il personale docente di tali scuole svincolato dai tali contratti abbia rappresentato tra il 13 per cento e il 18 per cento di tutto il personale docente”.
Il testo dell’Odg chiede una stabilizzazione sia per i docenti che per gli ATA, dando attuazione alla sentenza.
FONTE: Orizzonte Scuola (www.orizzontescuola.it)