Nel mese di agosto sarà emanato il decreto direttoriale e a settembre la conseguente circolare per attivare 233 corsi in tutta Italia, per un totale di 6.990 unità di personale ATA, interessate all’attribuzione delle posizioni economiche ATA.
Si tratta di formare quel personale che prenderà il posto per surroga di altrettanti titolari di posizioni economiche che sono andati in pensione.
Il costo di tale operazione, ancora da validare da parte degli Uffici economici, corrisponde a 200.000 euro.
I corsi sono suddivisi in tre fasi e comprenderanno incontri in presenza, laboratori formativi dedicati e redazione di un elaborato finale, avranno la durata di 24 ore.
Gli argomenti, suddivisi fra le varie aree professionali, ruotano attorno al tema comune dell’autonomia scolastica e a tematiche specifiche riguardanti i relativi profili (collaboratori scolastici, assistenti amministrativi e tecnici, infermieri, guardarobieri e cuochi).
Il Decreto detterà i criteri sia per l’individuazione delle Istituzioni scolastiche in cui si svolgerà la formazione sia per l’individuazione dei formatori/facilitatori che terranno i corsi.
Il MIUR ha informato i sindacati in un incontro che si è svolto ieri che la ricognizione sull’entità delle posizioni economiche svolte e non liquidate ha fatto emergere circa 3.000 unità di posizioni che non hanno ricevuto quanto spettante. Il MIUR non ha a disposizione abbastanza per corrispondere il dovuto al personale.
L’Amministrazione ha comunicato inoltre che, essendo stato superato il blocco operato col Decreto Tremonti e dovendo ripristinare tutte le posizioni economiche da gennaio 2015, il sistema NoiPA sta lavorando al tracciato informatico del personale avente diritto con l’obiettivo di andare a regime da settembre 2015 pagando, contestualmente, gli arretrati gennaio-agosto dello stesso anno.
Il MIUR ha precisato anche di non essere in grado di procedere alla liquidazione del compenso ai DSGA in reggenza su due scuole, poiché il Ministero dell’Economia ha dichiarato di non avere sufficienti risorse per il pagamento.
Il risparmio di spesa determinato dal dimensionamento, il cui 10% doveva essere destinato al pagamento degli incarichi dei DSGA in questione, non c’è stato.