PON scuola e snodiPartono le attività del Programma operativo nazionale “Ricerca e Innovazione” (PON RI) 2014-2020, erede di uno dei Programmi operativi più controversi e problematici, anche sul fronte giudiziario, del periodo di programmazione 2007-2013: il PON Ricerca e Competitività.

 

È infatti stato pubblicato il Decreto del Direttore generale 1540 del 29 luglio 2016 per il coordinamento, la promozione e la valorizzazione della ricerca con il quale viene adottato il primo avviso relativo ai “Dottorati Innovativi con caratterizzazione industriale“.

 

L’avviso rientra nell’ambito dell’Asse I “Investimenti in capitale umano” del PON che prevede due tipologie di azioni

 

Azione I.1 – Dottorati Innovativi con caratterizzazione industriale

 

Azione I.2 Mobilità dei ricercatori.

 

Il PON RI 2014-2020 afferma che l’Azione I.1 intende promuovere una nuova visione del dottorato di ricerca.” In particolare “le iniziative di formazione dottorale che si intendono promuovere sono caratterizzate da due elementi:

 

 

  • forte interesse industriale.;
  • coinvolgimento diretto delle aziende.”

 

 

L’azione inoltre è direttamente connessa ad iniziative similari quali il Progetto Italent-Labapprovato dal Comitato Interministeriale per la programmazione Economica con delibera 36 del 1° agosto 2014. Ricordiamo che per tale iniziativa il CIPE ha stanziato 11 milioni di euro a favore della Fondazione della conferenza  dei  rettori  della università italiane (CRUI), e che si è in attesa della pubblicazione, prevista entro la prima metà del mese di settembre, degli esiti della valutazione del panel di esperti delle candidature presentate dai dottori di ricerca.

 

I contenuti del DD 1540/2016

 

Oggetto

 

Oggetto del DD 1540/2016 è il finanziamento di borse di dottorato di ricerca di durata triennale, per la frequenza, a partire dall’Anno Accademico (A.A.) 2016/2017, di percorsi di dottorato  nell’ambito dei quali è fatto obbligo al dottorando di svolgere

 

 

  • un periodo di studio e ricerca presso imprese
  • un periodo di studio e ricerca all’estero

 

 

per qualificare “in senso industriale” le proprie esperienze formative e di ricerca.

 

Le domande di finanziamento si riferiscono a borse di studio aggiuntive rispetto a quelle già finanziate dalle Università con altre modalità per l’A.A. 2016/2017 – Ciclo XXXII.

 

Risorse

 

Per questo avviso sono stanziati 20 milioni di euro. Le risorse per l’intero periodo di programmazione dedicate ai dottorati industriali sono pari a 114 milioni di euro.

 

Soggetti proponenti

 

Possono presentare domanda di finanziamento esclusivamente le Università, statali e non statali, riconosciute dal MIUR con sede amministrativa ed operativa in una delle seguenti Regioni: Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia (Regioni in ritardo di sviluppo),Abruzzo, Molise e Sardegna (Regioni in transizione).

 

Destinatari delle borse di dottorato

I destinatari delle borse di dottorato sono i laureati utilmente classificati nella graduatoria di ammissione ai corsi di dottorato di ricerca per l’Anno Accademico 2016/2017, ciclo XXXII.

 

Gli aspiranti devono

 

 

 

a)   dichiarare formalmente la propria disponibilità ad effettuare:

 

i.)   periodi di ricerca (minimo 6 mesi, massimo 18 mesi) in imprese

 

ii.)  periodi di studio e ricerca all’estero per il periodo previsto dal percorso di dottorato di ricerca (minimo 6 mesi, massimo 18 mesi) secondo quanto previsto dall’Università nella proposta progettuale presentata a valere sul presente decreto;

 

 

 

b)   essere consapevoli che la mancata effettuazione di uno o di entrami i periodi sopra descritti, se al disotto della tempistica minima richiesta comporta la revoca dell’intera borsa di studio;

 

 

 

c)   dichiarare formalmente di non beneficiare al momento di altre borse a qualsiasi titolo conferite durante il periodo di godimento della borsa di dottorato, e di impegnarsi a non usufruire di altre borse di studio a qualsiasi titolo conferite, fatta eccezione per quelle ammissibili ai sensi della normativa nazionale vigente.

 

 

 

Ammissibilità delle domande di finanziamento

 

Premesso che l’avviso finanzia borse di dottorato aggiuntive, nell’ambito di corsi di dottorato accreditati ai sensi del Decreto Ministeriale n. 45 dell’8 febbraio 2013, ai fini dell’ammissibilitàdelle richieste di finanziamento, i percorsi devono avere le seguenti caratteristiche

 

 

  1. riguardare aree disciplinari e tematiche coerenti con le traiettorie di sviluppo individuate dalla Strategia Nazionale di Specializzazione Intelligente (SNSI) 2014-2020 approvata dalla Commissione Europea il 12 aprile 2016
  2. avere una durata complessivamente pari a 3 anni
  3. prevedere l’attuazione dell’intero percorso di dottorato, formazione, ricerca e valutazione, presso le sedi amministrativa ed operative dell’Università beneficiaria, fatti salvi i periodi di studio e ricerca presso l’impresa e all’estero, programmati coerentemente con le attività di formazione e ricerca previste presso le sedi del soggetto proponente;
  4. prevedere periodi di studio e ricerca in impresa da un minimo di sei (6) mesi a un massimo di diciotto (18) mesi;
  5. prevedere periodi di studio e ricerca all’estero da un minimo di sei (6) mesi a un massimo di diciotto (18) mesi;
  6. assicurare che il dottorando possa usufruire di qualificate e specifiche strutture operative e scientifiche, a norma di legge, per le attività di studio e ricerca
  7. prevedere l’attuazione di attività didattiche per
  • il perfezionamento linguistico e informatico,
  • la gestione della ricerca e la conoscenza dei sistemi di ricerca europei ed internazionali,
  • la valorizzazione dei risultati della ricerca e della proprietà intellettuale;
  1. prevedere il coinvolgimento delle imprese nella definizione del percorso formativo
  2. garantire il rispetto dei principi orizzontali (sostenibilità ambientale; sviluppo sostenibile; pari opportunità e non discriminazione; accessibilità per le persone disabili).

 

 

Modalità di presentazione della domanda e scadenze

 

Le università interessate devono compilare il formulario predisposto dal MIUR e dal CINECA, disponibile sul sito CINECA all’indirizzo http://dottorati.miur.it.

 

Le domande devono pervenire entro e non oltre le ore 12.00 del 14 ottobre 2016.

 

L’’Università deve indicare, per ciascun corso di dottorato, le borse di dottorato di ricerca aggiuntive, nel numero massimo di tre.

 

Eventuali richieste di chiarimento in merito ai contenuti del decreto devono essere inoltrate tramite il sito CINECA all’indirizzo http://dottorati.miur.it, con le modalità ivi specificate. Le risposte alle richieste più frequenti saranno fornite sul sito a cadenza settimanale attraverso FAQ.

 

E’ attivo, inoltre, un servizio di assistenza tecnica informatica (help desk) al numero 051 6171691 e all’indirizzo email: dottorati@cineca.it

 

Formulazione delle proposte

 

Per ciascuna borsa di dottorato aggiuntiva l’Università proponente deve indicare

  • la ricerca proposta
  • l’attività da svolgere presso l’impresa che può avere sede sull’intero territorio nazionale
  • l’attività all’estero
  • l’attività formativa presso l’università
  • il contributo al perseguimento dei principi orizzontali

 

 

Valutazione delle proposte

 

È  prevista preliminarmente una verifica di ammissibilità da parte del MIUR – Dipartimento per la Formazione Superiore e per la Ricerca – Direzione Generale per il Coordinamento, la Promozione e la Valorizzazione della ricerca – Ufficio III “Incentivazione della ricerca pubblica e valorizzazione dei ricercatori nell’ambito dello Spazio europeo della ricerca”.

 

Le proposte ammissibili sono trasmesse all’ANVUR per la valutazione di merito, sulla base dei seguenti criteri

 

 

 

 

Criteri di valutazione Indicatore Punteggio massimo
RICERCA PROPOSTA A.1. Tema della ricerca e sua coerenza con la Strategia Nazionale di Specializzazione Intelligente (SNSI) – Metodologie e contenuti Max 20 punti
A.2. Grado di innovazione e fattibilità tecnica della ricerca proposta per la competitività del settore di intervento Max 15 punti
A.3. Sinergie rispetto all’eventuale successivo impiego dei Dottori di ricerca Max 5 punti
ATTIVITÀ PRESSO L’IMPRESA Attività di ricerca da svolgere presso l’impresa. Modalità di supervisione tutoriale dei dottorandi. Impiego dei risultati e delle ricadute dell’attività di ricerca per l’accrescimento delle abilità del dottorando con riferimento al settore di intervento. Max 20 punti
ATTIVITÀ ALL’ESTERO Attività di ricerca da svolgere all’estero. Programmazione e finalità. Impiego dei risultati e delle ricadute dell’attività̀ di ricerca per l’accrescimento delle abilità del dottorando con riferimento al settore di intervento. Max 20 punti
ATTIVITÀ FORMATIVA PRESSO L’UNIVERSITA’ Modalità di svolgimento e contenuti delle attività integrative di formazione destinate al dottorando. Elementi di co-progettazione o intervento diretto da parte dell’impresa. Grado di rispondenza della proposta rispetto alla domanda di alta formazione per garantire le adeguate competenze richieste dal tessuto produttivo. Max 15 punti
CONTRIBUTO AL PERSEGUIMENTO DEI PRINCIPI ORIZZONTALI Iniziative per assicurare il perseguimento dei principi orizzontali sia in fase di accesso che di attuazione dei percorsi di dottorato Max 5 punti
Max 100 punti TOTALE 100

 

 

 

 

Sono finanziate esclusivamente le proposte progettuali il cui punteggio di valutazione ottenuto non sia inferiore a 65/100.

 

A conclusione delle fasi di verifica di ammissibilità e di valutazione, il Ministero predispone la graduatoria composta dagli elenchi di seguito indicati

 

 

a)   ammessi a finanziamento
b)   ammessi ma non finanziati per incapienza della dotazione finanziaria
c)   esclusi dal finanziamento per punteggio insufficiente
d)   non ammessi a valutazione.

 

 

Gli esiti della valutazione sono assunti dal MIUR con un apposto decreto che sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, previo visto di conformità della Corte dei Conti.

 

Gestione finanziaria

 

Per tutte le operazioni connesse all’attuazione dell’avviso si applicano le tabelle standard di costi unitari e importi forfettari individuati dalla Commissione Europea che saranno recepiti in un apposito atto in corso di approvazione da parte dell’Unione Europea.

 

Pertanto sono ammissibili al finanziamento esclusivamente i costi standard.

 

Proprietà dei prodotti

 

Tutti i prodotti e gli strumenti realizzati, così come i dati e i risultati, sono di proprietà degli autori, tuttavia l’Amministrazione può esercitare il diritto di utilizzare prodotti, strumenti, dati e risultati citati per i fini legati alle attività di comunicazione e disseminazione degli interventi realizzati nell’ambito del PON RI 2014-2020.

 

 

 

Commento

 

L’idea che sia possibile risalire la china della difficile condizione economica del nostro Paese senza investire direttamente crescenti risorse nell’università e nella ricerca, ignora in modo ostentato, alcuni inequivocabili dati di realtà. La nostra crisi vive di una sua specificità: ilcronico ritardo degli investimenti in ricerca e tecnologia determinato, innanzitutto, dallamorfologia del nostro sistema produttivo. Il punto non è incentivare l’assunzione di singoli ricercatori nelle imprese, o far svolgere il dottorato in azienda. Infatti, se il personale ricercatore delle imprese manifatturiere ci vede agli ultimi posti, è evidente che la spesa pubblica deve aumentare ancora più che altrove a sostegno delle infrastrutture di base, ma anche della ricerca applicata, proprio perché dobbiamo modificare la specializzazione produttiva in assenza di investimenti privati. La spesa in questi settori da parte delle imprese, la così detta Business Enterprise Research, BERD, è sostanzialmente stagnante dalla seconda metà del decennio ’80. Serve quindi un investimento straordinario dello Stato. In questi anni abbiamo, al contrario, assistito ad una strategia di disincentivo alla prosecuzione degli studi che riduce il sapere apuro possesso individuale. Un investimento personale che, come tale, deve gravare sempre meno sulla società. Una scommessa per pochi. La scelta degli incentivi come quello del dottorato in azienda presuppone l’idea fallimentare che non serva un grande investimento dello Stato nell’università, ma la creazione di una élite specializzata a cui si apriranno le porte di poche professioni qualificate e ben remunerate, mentre la maggioranza dovrà adeguare le aspettative a ciò che effettivamente “offre” il mercato.