Nei provvedimenti sulla scuola presenti nella legge di Bilancio, come sottolineato nel nostro articolo, vi è anche il chiarimento in merito all’espressione “Istituzioni scolastiche” utilizzata nel Programma Operativo Nazionale per la Scuola 2014-2020.
Si stabilisce, infatti che “Nel programma operativo nazionale ‘Per la scuola-competenze e ambienti per l’apprendimento’, del periodo di programmazione 2014/2020, per ‘istituzioni scolastiche’ si intendono tutte le istituzioni scolastiche che costituiscono il sistema nazionale di istruzione”.
Si tratta di un chiarimento importante con il quale si stabilisce che nei finanziamenti ai quali si può accedere mediante il PON 2014-2020, rientreranno e potranno interessare non solo ed esclusivamente le scuole statali, ma anche quelle paritarie private.
Tale chiarimento fa riferimento a quanto stabilisce la Legge 10 Marzo 2000, n. 62 (‘Norme per la parità scolastica e disposizioni sul diritto allo studio e all’istruzione’) che, nel l’art.1 comma 1, stabilisce che il Sistema Nazionale di Istruzione è costituito dalle Scuole statali, da quelle paritarie private e dagli Enti locali:
“Il sistema nazionale di istruzione, fermo restando quanto previsto dall’articolo 33, comma 2 della Costituzione, è costituito dalle scuole statali e dalle scuole paritarie private e degli enti locali. La Repubblica individua come obiettivo prioritario l’espansione dell’offerta formativa e la conseguente generalizzazione della domanda di istruzione dall’infanzia lungo tutto l’arco della vita.”
Tutto il sistema nazionale di istruzione, quindi, risulta interessato al PON 2014-2020 e può usufruire dei finanziamenti previsti.
Prendiamo, allora, in considerazione il PON: di cosa si tratta?
Il Programma Operativo Nazionale (PON) del MIUR, intitolato “Per la Scuola – competenze e ambienti per l’apprendimento”, finanziato dai Fondi Strutturali Europei , è un programma che contiene le priorità strategiche del settore istruzione da realizzarsi nell’arco di un settennio, dal 2014 al 2020.
Perché un Programma Operativo Nazionale per la scuola?
La risposta, nel dettaglio, viene fornita dal MIUR nel Libretto informativo – PON per la scuola, dove si sottolinea che “in virtù dell’importanza che l’istruzione riveste per lo sviluppo del Paese, si è deciso di adottare un Programma Operativo Nazionale (PON) per dare alle scuole italiane la possibilità di accedere alle risorse comunitarie, aggiuntive rispetto a quelle rese disponibili dal Governo nazionale, al fine di migliorare il sistema nel suo complesso.”
Con il PON, quindi, il MIUR punta a creare un sistema d’istruzione e di formazione di elevata qualità, efficace ed equo offrendo alle scuole l’opportunità di accedere a risorse comunitarie aggiuntive rispetto a quelle già stabilite dalla “Buona Scuola”.
Quale periodo è interessato dal PON?
Il Programma interessa il settennio 2014-2020 ed è destinato a finanziare sia interventi di natura materiale, tramite il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), sia azioni immateriali, tramite il Fondo Sociale Europeo (FSE).
Si ritiene importare chiarire la distinzione tra interventi materiali prerogativa del FESR e le azioni immateriali legate al FSE.
Il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), infatti , mira a consolidare la coesione economica e sociale regionale investendo nei settori che favoriscono la crescita al fine di migliorare la competitività, creare posti di lavoro e correggere gli squilibri fra le regioni.
Il Fondo Sociale Europeo (FSE), invece, investe nelle persone, riservando speciale attenzione al miglioramento delle opportunità di formazione e occupazione.
Quali sono le finalità del PON per la scuola?
Il PON per la scuola ha una duplice finalità: da un lato perseguire l’equità e la coesione, favorendo la riduzione dei divari territoriali, il rafforzamento delle scuole contraddistinte da maggiori ritardi e il sostegno degli studenti caratterizzati da maggiori difficoltà; dall’altro, promuovere le eccellenze per garantire a tutti l’opportunità di accedere agli studi, assicurando a ciascuno la possibilità del successo formativo e la valorizzazione dei meriti personali, indipendentemente dal contesto socio-economico di provenienza.
Con quali modalità si prevede il raggiungimento degli obiettivi e delle finalità che contraddistinguono il PON 2014-2020?
I due assi portanti della strategia di intervento del Programma Operativo Nazionale per la scuola, sono la qualità degli apprendimenti e l’inclusività della formazione. Questa strategia è orientata a sostenere l’innovazione mediante una serie di interventi indicati esplicitamente dal MIUR nel libretto informativo – PON per la scuola :
- l’ampliamento degli orari di apertura e delle tipologie di attività offerte dalle scuole;
- una scuola “aperta” destinata non solo agli studenti, ma anche alla cittadinanza, polo di aggregazione delle comunità locali dove promuovere azioni di prevenzione del disagio giovanile e di contrasto alla dispersione scolastica;
- l’accesso scolastico precoce attraverso il potenziamento della scuola dell’infanzia, l’incremento del tempo scuola e l’ampliamento delle offerte per tutta la fascia dei piccoli;
- l’organizzazione di spazi didattici tecnologici rispondenti a nuovi standard qualitativi e architettonici;
- lo sviluppo di un’edilizia scolastica innovativa, comprensiva di moderne dotazioni tecnologiche in grado di rispondere in maniera diretta alle esigenze dettate dalla “società dell’informazione”;
- una particolare attenzione alle aree scolastiche più compromesse e a maggiore rischio di evasione dall’obbligo;
- l’organizzazione di percorsi specifici per l’integrazione degli studenti con svantaggi e/o deficit socio-culturali e linguistici;
- l’orientamento degli studenti finalizzato a favorire il massimo sviluppo delle potenzialità e delle attitudini, neutralizzare gli effetti delle disuguaglianze sociali e valorizzare il merito individuale indipendentemente dalla situazione sociale di partenza;
- la promozione di processi di internazionalizzazione della scuola, puntando al potenziamento linguistico e alla partecipazione a programmi europei;
- lo sviluppo di un sistema di istruzione degli adulti in grado di presidiare i processi formativi lungo tutto l’arco della vita;
- il rilancio dell’istruzione tecnico e professionale, attraverso una ripianificazione di interventi prioritariamente tesi a rafforzare il legame tra formazione e mercato occupazionale;
- un’adeguata valorizzazione del personale scolastico, in particolare dei docenti, con nuove prospettive di carriera e di adeguata formazione e aggiornamento delle competenze;
- l’avvio di un appropriato sistema nazionale di valutazione, che consenta di definire obiettivi misurabili della performance e di verificarne il conseguimento, in un’ottica di trasparenza e di rendicontazione sociale
A chi si rivolge il PON?
Il PON “Per La Scuola” è destinato al potenziamento e al miglioramento, strutturale e qualitativo, delle scuole di ogni ordine e grado presenti su tutto il territorio nazionale.
Quali aree geografiche del territorio italiano sono coinvolte?
Sono interessate potenzialmente tutte le regioni italiane che, in linea con le regole stabilite dalla Commissione Europea per il periodo di Programmazione 2014-2020, sono state suddivise in tre categorie:
Regioni meno sviluppate : Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia
Regioni in transizione : Abruzzo, Molise e Sardegna
Regioni più sviluppate : Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Trentino Alto Adige, Umbria, Val d’Aosta e Veneto.
Gli interventi potranno essere finanziati su tutto il territorio nazionale, con un diverso grado di intensità sulla base delle risorse disponibili e in funzione dei fabbisogni locali legati al contesto scolastico e socio-economico di riferimento.
Chi partecipa alle iniziative del PON?
I diretti destinatari del PON sono:
- Studenti a partire dalla scuola dell’infanzia fino alle superiori
- Docenti
- Personale della scuola
- Adulti
- Funzionari e dirigenti
Con quali e quanti fondi?
Per la Programmazione 2014-2020, è disponibile un budget complessivo di poco più di 3 miliardi di euro, di cui circa 2,2 miliardi stanziati dal Fondo Sociale Europeo (FSE) e 800 milioni dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR).
Il budget totale è suddiviso per le tre categorie di regioni nel seguente modo:
Regioni meno sviluppate – € 2.100.000.000
Regioni in transizione – € 193.000.000
Regioni più sviluppate – € 714.000.000
Come si partecipa?
Come chiarisce il MIUR nel dettaglio, la modalità di intervento principale sarà il Piano di Miglioramento predisposto da ciascuna scuola sulla base dell’autovalutazione dei propri bisogni. Tale Piano, definito collegialmente da ciascun istituto, integrando il Piano dell’Offerta Formativa, sarà fondato su un’autodiagnosi dei fattori di maggiore criticità (contesto scolastico, familiare e culturale) e costituito dall’insieme delle proposte di azioni (sia FSE che FESR) con cui la scuola intende affrontare le proprie esigenze e quelle della comunità di riferimento.
Per presentare il proprio Piano le scuole dovranno utilizzare gli strumenti messi a disposizione dal MIUR candidandosi di volta in volta per:
- Piano integrato di interventi: bando che prevede un set differenziato di azioni, che saranno individuate dalla scuola secondo le proprie esigenze.
- Circolari attuative su singole azioni: interventi su specifici obiettivi.
- Azioni centralizzate: iniziative promosse dall’Autorità di Gestione per la realizzazione di interventi di sistema avviati a livello centrale.
A livello operativo le scuole avranno a disposizione due differenti piattaforme:
- “Gestione interventi” (GPU-Gestione Programmazione Unitaria) su cui potranno compilare online i formulari dei progetti per la presentazione dei piani e la gestione delle proprie attività;
- “SIDI” (Sistema Informativo Dell’Istruzione) su cui potranno gestire la rendicontazione amministrativo-finanziaria dei progetti, una volta finanziati.
Come è articolato il PON?
Il PON “Per La Scuola” è suddiviso in 4 Assi:
- Asse I – Istruzione (FSE): volto a migliorare la qualità del sistema di istruzione e a favorire l’innalzamento e l’adeguamento delle competenze, promuovendo una maggiore partecipazione ai percorsi formativi e ai processi di apprendimento permanente.
- Asse II – Infrastrutture per l’istruzione (FESR) : finalizzato a promuovere e sostenere l’istruzione, la qualificazione professionale e la formazione permanente con azioni finalizzate ad aumentare l’attrattività della scuola attraverso la riqualificazione delle infrastrutture e il potenziamento delle dotazioni tecnologiche e degli ambienti di apprendimento, garantendo spazi architettonici adeguati agli approcci innovativi della didattica.
- Asse III – Capacità istituzionale e amministrativa (FSE): volto a incrementare la capacità istituzionale e l’efficienza della pubblica amministrazione in una prospettiva di miglioramento della governance complessiva nel settore dell’istruzione.
- Asse IV – Assistenza tecnica (FSE) : finalizzato a migliorare l’attuazione del Programma attraverso il rafforzamento della capacità di gestione dei fondi da parte del MIUR e dei vari soggetti coinvolti nell’attuazione, anche a garanzia del rispetto della normativa comunitaria e nazionale.
Nello specifico, in relazione alla priorità degli interventi e ai risultati attesi , per ciascun Asse vengono individuati gli obiettivi specifici corrispondenti alle priorità di investimento per ogni intervento così come riportati dettagliatamente nella tabella 2, allegata alla programmazione 2014-2020 del Programma Operativo Nazionale per la scuola, in allegato all’articolo.